Atletico-Deportivo, Siviglia-Granada e Valencia-Barcellona

Una volta tanto, la partita probabilmente più bella nel turno di campionato spagnolo si gioca domenica, ed è l’ultima della giornata: alle 21 il Valencia se la vede contro il Barcellona, in netta ripresa.

ATLETICO MADRID – DEPORTIVO LA CORUNA | ore 12:00

Se si esclude la sconfitta in trasferta contro la Real Sociedad, tre settimane fa, l’Atletico Madrid sembra essere tornato in buona forma sia per quanto riguarda i risultati che per il gioco. Nel turno scorso – contro il Malaga, battuto 3-1 – e nella partita di Champions contro l’Olympiakos – battuto 4-0 – l’Atletico ha giocato un calcio che praticamente non gli era mai riuscito con costanza in questa stagione. Mandzukic si è finalmente messo a fare Mandzukic, e cioè esattamente il numero e il genere di gol per cui è stato acquistato. L’altro grandissimo calciatore dell’Atletico Madrid, quello che a centrocampo fa la differenza, è Arda Turan, semplicemente devastante nel primo tempo contro il Malaga.

[ Lo stop notevole di Arda Turan in occasione del secondo gol dell’Atletico contro il Malaga ]

Va da sé che questo Atletico Madrid – al Vicente Calderon e in questo stato di forma – è ampiamente in grado di asfaltare il Deportivo La Coruna, che invece se la passa piuttosto male: è terzultimo in classifica, anche se tra le squadre scarse della Liga sarebbe ingiusto considerarla la più scarsa in assoluto: la squadra più scarsa di tutto il gruppo non ne fa 3 in casa contro il Valencia (è successo il 19 ottobre scorso).

Probabili formazioni:
ATLETICO MADRID: Moyá; Juanfran, Giménez, Godín, Siqueira; Arda Turan, Tiago, Suárez, Koke; Griezmann, Mandzukic.
DEPORTIVO LA CORUNA: Fabricio; Juanfran, Sidnei, Insúa, Luisinho; Domínguez, Medunjanin; Cavaleiro, Rodríguez, Cuenca; Hélder Postiga.

PROBABILE RISULTATO: 3-0
1 + OVER (1.75, Eurobet)
SIVIGLIA – GRANADA | ore 17:00

Il Granada sta letteralmente precipitando in classifica: dopo un primo inizio di stagione tutto sommato positivo, da fine settembre in poi sono arrivati soltanto risultati negativi o molto negativi. Uno dei più grossi limiti del Granada, ormai da diverso tempo, è la preoccupante incapacità di far gol con frequenza: nella scorsa stagione, dopo l’Elche, quello del Granada è stato l’attacco meno prolifico in assoluto, 32 gol in 38 partite. In questa stagione le cose vanno anche peggio: peggiore attacco della Liga, con soltanto sei gol segnati in 12 partite. È solo per merito di una difesa non disastrosa, che il Granada non si ritrova in fondo alla classifica.

Il Siviglia è stata a lungo, e in parte lo è ancora, la sorpresa dell’anno: nessun commentatore avrebbe mai scommesso un centesimo sull’ipotesi che, dopo la cessione di Rakitic, la squadra potesse trovare in così poco tempo un equilibrio e una forza per certi aspetti persino superiori a quelli raggiunti nella passata stagione. Il rendimento da squadra da primissime posizioni si è però interrotto nelle ultime giornate: alla sconfitta in trasferta contro l’Athletic Bilbao sono seguiti un deludente pareggio in casa per 1-1 contro il Levante e poi, nel weekend scorso, l’umiliante batosta contro il Barcellona, per 5-1. La sconfitta contro il Barcellona – nettissima, su tutti i piani – ha fatto emergere in modo piuttosto evidente i limiti del Siviglia rispetto alle tre squadre più forti nel campionato spagnolo: Real, Atletico e Barcellona, appunto.

Tuttavia il Siviglia rimane in una fascia di squadre che hanno un indubbio vantaggio, altrettanto netto, su una serie di squadre veramente scarse della Liga, dal Cordoba all’Almeria fino al Levante stesso. Il Granada, per quanto relativamente ben organizzato in difesa, appartiene a questa categoria di squadre che – sul piano della qualità tecnica – troverebbero avversarie del loro livello più facilmente in Segunda Division che non nella Liga.

Probabili formazioni:
SIVIGLIA: Beto; Figueiras, Pareja, Carriço, Tremoullinas; Banega, Krychowiak; Vitolo, Suárez, Deulofeu; Bacca.
GRANADA: Roberto; Nyom, Babin, Murillo, Carlos; Iturra, Rico; Rochina, Piti, Sissoko; El-Arabi.

PROBABILE RISULTATO: 2-0
1 + NO GOL (2.15, Eurobet)
VALENCIA – BARCELLONA | ore 21:00

Benché Valencia-Barcellona non sia più una partita di alto livello da diverse stagioni a questa parte, alcuni ricordano che in anni lontani, ma manco troppo, queste due squadre si sono affrontate più o meno alla pari – in un certo senso – per traguardi comuni. Il 17 giugno del 2001 giocarono l’una contro l’altra al Camp Nou nell’ultima giornata di campionato: si giocavano un posto in Champions League, perché il Valencia era quarto con 63 punti e il Barcellona quinto con 60. Al Valencia bastava un pareggio, al Barcellona serviva una vittoria per forza. La partita stava sul 2-2 dopo che Rivaldo aveva portato in vantaggio per due volte il Barcellona, e Rubén Baraja, con due gol anche lui, aveva pareggiato i conti per il Valencia.

All’87°, dopo aver ricevuto un passaggio da Frank de Boer, Rivaldo controllò il pallone di petto e segnò uno dei suoi gol più belli e uno dei più belli di sempre nella storia della Liga. Il Barcellona vinse 3-2 e si qualificò per la Champions League della stagione successiva.

Il Barcellona di questa stagione – che dopo la sconfitta contro il Real per alcune settimane era sembrata una squadra in crisi – ha di recente ritrovato lucidità e bel gioco, oltre che uno strepitoso Leo Messi. Ma le buone notizie provengono principalmente dal buon inserimento di Luis Suarez, che qui noialtri, dopo aver visto e riconosciuto i suoi movimenti in queste poche partite con il Barcellona, continuiamo a ritenere uno dei giocatori più forti d’Europa, e lo sarebbe in qualsiasi campionato (nel nostro sarebbe un flagello per qualsiasi difesa). Non appena sarà pienamente al meglio della condizione atletica, Suarez potrebbe diventare il grande valore aggiunto del Barcellona in questa stagione, anche in chiave Champions.

Giocare al Mestalla, però, è una cosa abbastanza complicata, soprattutto quest’anno che il Valencia non ci ha ancora mai perso: in otto partite in totale, comprese due amichevoli prestagionali (una contro il Milan), ha ottenuto sei vittorie. Il Valencia, al momento quarto in classifica e con solo 4 punti in meno del Barcellona, sta ottenendo ottimi risultati e mostrando un buon gioco. Purtroppo vale anche per loro il discorso della discontinuità: a grandi risultati e ottime partite, il Valencia ha finora alternato delle autentiche partitacce, come il clamoroso 3-0 in trasferta contro il Deportivo La Coruna o la sconfitta del turno scorso per 2-1 in casa del Levante. Il discorso cambia quando gioca in casa: considerando soltanto i punti e i gol segnati in casa, il Valencia quest’anno sarebbe primo in classifica con 16 punti, frutto di 5 vittorie e un pareggio ottenuti nelle partite giocate al Mestalla finora.

Luis Enrique ne è perfettamente consapevole, ed è per questo che in settimana ha fatto riposare molti titolari tra cui Bravo, Mathieu, Busquets, Xavi e Neymar. Curiosità: con Neymar in campo, in questa stagione, il Barcellona ha vinto otto volte su 11 partite. In 15 partite tra campionato e coppe Neymar ha finora segnato 13 gol. In allenamento ha cominciato a farsi rivedere anche Iniesta, che ormai è fermo da un mese per un infortunio al polpaccio.

Probabili formazioni:
VALENCIA: Alves; Barragán, Otamendi, Mustafi, Gayá; Fuego, Parejo, Gomes; Rodrigo, Piatti, Alcácer.
BARCELLONA: Bravo; Alves, Piqué, Mathieu, Alba; Busquets, Xavi, Rakitic; Suárez, Neymar, Messi.

PROBABILE RISULTATO: 2-3
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GOL (1.57, #&bid=9289″ target=”_blank”>Betfair)
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