Le due spagnole di Europa League sono nettamente più forti dei loro due avversari di oggi, ma nel caso del Villarreal ci sono alcune condizioni (anche ambientali) che suggeriscono di non puntare su una vittoria larghissima. A Zurigo si gioca alle 19, a Siviglia alle 21:05.
Una vittoria per il Villarreal vorrebbe dire quasi certamente il passaggio del turno, perché nel gruppo A la classifica al momento è questa: Villarreal 7, Borussia Mönchengladbach 5, Apollon 3, Zurigo 1. Due settimane fa, al Madrigal, in Spagna, lo Zurigo è stato prevedibilmente schiantato 4-1, eppure è riuscito addirittura a chiudere pareggiando con Schönbächler il gol segnato da Cani al 6° minuto. Poi, nel secondo tempo, non c’è stata storia, e il Villarreal è riuscito a ottenere facilmente la nona vittoria consecutiva in casa in Europa League.
Lo Zurigo, che gioca con la difesa a tre, è andato facilmente in crisi praticamente ogni volta che i rapidi trequartisti del Villarreal provavano ad attaccare con più velocità e più intenzione. Probabilmente questo pomeriggio sarà una partita diversa, con il Villarreal che concederà maggiore possesso palla agli avversari rispetto alla partita del turno scorso. Non è escluso che possa concedere anche qualche occasione da gol, ma lo Zurigo se la passa abbastanza male: viene da una sconfitta in casa contro il Lucerne, squadraccia di fondo classifica. Le motivazioni del Villarreal dovrebbero anche essere piuttosto alte a causa della voglia di dimenticare in fretta le ultime due giornate di campionato, due brutte sconfitte contro Siviglia e Valencia, squadre che l’anno scorso erano praticamente rivali dirette, e quest’anno mi sa di no, non più.
Anche in questo caso, però, attenzione alle condizioni del campo: fa un freddo porco, dicono, e l’erba non è in perfetto stato. Potrebbe anche piovere. E quindi in teoria sembra il genere di partita che non finisce con 5 gol, ecco.
Nel weekend il Siviglia ha perso 1-0 al San Mamés a Bilbao, arrestando così una serie di tre vittorie consecutive che l’avevano portata in testa alla classifica del campionato spagnolo, contro qualsiasi previsione degli esperti nell’estate scorsa. Il Siviglia è uno squadrone: non lo è nei singoli ma nell’organico, e nella mentalità che Unai Emery è riuscito a trasmettere a una squadra perfettamente consapevole dei proprio punti di forza e dei propri limiti. Per il Siviglia è stato il miglior inizio di Liga di sempre.
In questo girone di Europa League (G) la situazione di classifica è piuttosto fluida: dopo tre partite, il Siviglia è in testa con 5 punti, seguito da Standard Liegi e HNK Rijeka (4), e Feyenord (3). Lo Standard Liegi se la passava malissimo fino a due settimane fa: le dimissioni di Guy Luzon sembrano aver portato quantomeno un po’ di ordine nella squadra oltre che la consapevolezza che stavano facendo veramente pietà, soprattutto in campionato (in coppa si stanno difendendo più che onestamente).
Ma la squadra quella è, con tutti i limiti: è difficile pensare che la striscia positiva di 3 vittorie in campionato, e di 4 partite consecutive senza prendere gol, possa proseguire in casa del Siviglia di quest’anno. Per il Siviglia sarebbe anche una bella botta in ottica di classifica: vincendo, se ne andrebbe a otto, lasciando lo Standard a 4, e sarebbe una specie di qualificazione anticipata, a prescindere dal risultato che ne uscirà tra Fiume e Feyenord. Dovrebbe partire titolare Ever Banega, che in campionato cerca un posto da titolare, e cioè è uno di quei giocatori che in queste occasioni danno il massimo non soltanto per vincere la partita ma per mettersi bene in mostra a livello individuale. In attacco stavolta Bacca dovrebbe giocare dall’inizio, non come l’altra volta (gli unici sicuramente indisponibili, per infortunio, sono Iborra e Barbosa).
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