Queste le due gare che apriranno il nono turno del campionato di Lega Pro. La Reggina vive un momentaccio, ma vuole fare bene anche per regalare un sorriso allo sfortunato Daniel Leone. Derby acceso e non del tutto scontato quello tra brianzoli e comaschi.
Se il rotondo successo nel derby contro il Cosenza sembrava avesse smosso qualcosa in casa Reggina, la scialba prestazione di Matera nello scorso turno ha riportato tutti coi piedi per terra. Riecco i soliti problemi: difesa rivedibile, centrocampo poco creativo e in attacco, quando Insigne non è in giornata, il deserto. Qui al veggente lo abbiamo detto altre volte e continuiamo a ripeterlo: gli amaranto non sono una squadra da medio-bassa classifica, ma se mister Cozza non riuscirà a trovare un po’ di equilibrio e soprattutto continuità di gioco, la Reggina è destinata ad un campionato anonimo, l’ennesimo da qualche anno a questa parte.
La matricola terribile Lupa Roma vuole portare via punti anche da un terreno di gioco difficile come il “Granillo”, specie dopo il deludente pareggio di sabato scorso contro il Martina ultimo in classifica che ha fatto seguito alla sconfitta in coppa a Caserta. Non è facile per nessuno giocare contro i laziali, inaspettatamente a soli tre punti dalla vetta dopo otto turni: non hanno uno squadrone, ma saranno pericolosi per chiunque perché scendono in campo con la tranquillità di chi non ha niente da perdere.
La Reggina si gioca parecchio in questo match: un’altra sconfitta sarebbe deleteria sia per la classifica che per tutto l’ambiente, già abbastanza scosso per la notizia della difficile operazione a cui si è dovuto sottoporre nelle ultime ore il secondo portiere Daniel Leone (al quale vanno anche gli auguri di pronta guarigione da noi del veggente).
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In barba ai problemi finanziari che stanno riguardando la società, il Monza si è saputo risollevare da un periodo nerissimo inanellando due vittorie consecutive contro Giana e Unione Venezia. Sei punti che, oltre a rendere migliore la classifica dei brianzoli – adesso sesti a quota tredici punti – sembrano aver cementato un gruppo che ha iniziato male il campionato proprio perché quasi interamente nuovo e quindi privo di un’identità. A prescindere da quello che succederà ai piani alti, l’allenatore Fulvio Pea può lavorare su un collettivo in crescita che potrebbe dire la sua in questo torneo.
Anche il derby con il Como ora fa meno paura, soprattutto se gli ospiti sono reduci da una vittoria raggiunta in maniera rocambolesca con la Pro Patria, non proprio convincente per una squadra che fino allo scorso sabato poteva vantare la miglior difesa del campionato. Una partita incredibile, dove la difesa comasca nel primo tempo si è resa protagonista di tre inspiegabili dormite colossali. Poi nella ripresa la squadra di Colella si è risvegliata rimontando da 0-3 e segnando quattro gol in venti minuti. Pericolo scampato e vetta mantenuta, ma l’allenatore ha già fatto sapere che pretende più concentrazione da parte dei suoi difensori.
Per questo è lecito aspettarsi un Como piuttosto attendista, che aspetterà il momento giusto per fare male al Monza, e se le cose dovessero mettersi male potrebbe accontentarsi anche di un solo punto. In perfetta parità il bilancio degli otto precedenti, con tre vittorie a testa e due pareggi.
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