Il servizio più veloce della storia del tennis è stato quello scagliato da Sam Groth il 12 maggio del 2012, che ha raggiunto i 263 chilometri orari: il record è stato stabilito dal giocatore australiano a Busan, in Corea del Sud. Oggi, il rapido cemento indoor potrebbe esaltare la potenza di Groth, opposto al giovanissimo Andrey Rublev, che è entrato in tabellone grazie ad una wild card ed occupa la posizione numero 495 della classifica mondiale.
Stagione negativa per Marius Copil. Fatta eccezione per la bella performance di Madrid, dove ha battuto Marcel Granollers e ha messo in seria difficoltà anche Grigor Dimitrov, il tennista rumeno non ha mai brillato particolarmente negli ultimi mesi. A Stoccolma, dopo aver superato le qualificazioni, rischia immediatamente di essere eliminato da Joao Sousa. Non ci sono precedenti nel circuito maggiore, ma il portoghese ha vinto entrambe le sfide disputate a livello challenger.
Mikhail Kukushkin è stato uno dei protagonisti del recente Masters 1000 di Shanghai: ha battuto in rapida successione Tommy Robredo e Kevin Anderson, prima di impensierire anche Novak Djokovic. Questa settimana, il tennista kazako è impegnato a Mosca, dove vuole provare a brillare nuovamente, dopo aver raggiunto la finale nella passata edizione del torneo. Il match contro Karen Khachanov, numero 282 del mondo, appare abbastanza agevole.
Pochi mesi fa, a Kitzbuhel, Dominic Thiem è andato ad un passo dal diventare profeta in patria: l’austriaco ha raggiunto la finale in quel torneo, e solo un ispiratissimo David Goffin gli ha impedito di conquistare il titolo. Ora, Thiem è pronto a disputare un altro torneo di casa: quello di Vienna, in cui può contare ancora una volta sul sostegno dei propri connazionali, a cominciare dal match di primo turno contro Robin Haase.