Ci abbiamo preso gusto: dopo quelle di martedì, ecco altre tre cose che ci sono piaciute guardando le partite di Champions League di mercoledì.
1. La faccia di Capello al primo gol subito dal CSKA
Alla fine dell’umiliante 5-1 con cui la Roma ha battuto il CSKA Mosca, alcuni di noi hanno ripensato allo sguardo e alla faccia pietrificata con cui Fabio Capello, attuale allenatore della nazionale russa, aveva reagito al primo gol della Roma, quello segnato da Iturbe. Dato che Capello è uno che la sa lunga, ci siamo convinti che lui già sapesse come sarebbe andata a finire: se in due – Gervinho e Iturbe, al sesto minuto – aprono una difesa schierata a cinque così, capisci che non sarà il genere partita equilibratissima. Ah, Capello era all’Olimpico per osservare ehm… la partita dei due centrali di difesa e del portiere del CSKA, tutti titolari della nazionale russa.
2. Il lancio di Totti a Gervinho
Da un po’ di tempo – un bel po’, a dire il vero – Totti ha cominciato a giocare in quella parte del campo e in quella parte di tempo solitamente ignorate dagli highlights delle partite di calcio. Per lui fanno tutti un eccezione, e ormai i replay partono da lontanissimo, dai suoi “lanci”: che possono essere tutto o niente, ma raramente esiste qualcosa di bello dopo, senza un suo passaggio prima o molto prima.
3. La tripletta di Brahimi
E a proposito di partite equilibrate, ieri sera il Porto ha battuto i bielorussi del Bate Borisov 6-0. Il centrocampista Yacine Brahimi è diventato il primo giocatore algerino e il primo giocatore del Porto a segnare una tripletta in Champions League. (Ok, ok, il primo gol è un WTF del portiere del Bate Borisov, ma gli altri due sono notevoli).