Hamilton torna in pole position, dopo quattro mesi di assenza da quella piazzola, e domani cercherà di proseguire con Rosberg la battaglia per la vittoria del campionato 2014. Per le scommesse, come al solito, conviene dare un’occhiata alle loro spalle, dove c’è più equilibrio – e più gusto.
Mercedes a parte, le due squadre messe meglio sono sembrate a tutti la Williams e la McLaren, che del resto monta la power unit Mercedes, e da nessun’altra parte come su questo circuito il complesso sistema di propulsione di quest’anno si è dimostrato un fattore fondamentale. Lo confermano in parte anche le velocità massime raggiunte dai piloti durante le qualifiche (anche le due Force India, guidate da Perez e Hulkenberg, montano power unit Mercedes).
Ferrari e Red Bull si sono arrabattate alla meno peggio, anche se, tra le due, la Ferrari stavolta è sembrata avere qualcosa in più, soprattutto sul passo gara mostrato durante le prove del venerdì. In qualifica, Raikkonen ha commesso un errore nel suo secondo tentativo in Q2: dati i distacchi molto ravvicinati tra i piloti, è stato un errore che gli è costato molto ma che non compromette irrimediabilmente le sue possibilità di guadagnare posizioni in gara, considerando che superare a Monza è ampiamente possibile.
Tra le novità televisive di questo fine settimana, è stato molto apprezzato il nuovo grafico che mostra per ciascun pilota la velocità di ingresso in curva e quella di uscita, e il tempo totale di percorrenza del tratto considerato (in questo caso la Parabolica, una curva fondamentale, che di fatto decide due giri: quello che si conclude e quello che comincia). È uno strumento interessante, che può tornare molto utile per valutare sia i diversi stili di guida tra piloti sia, soprattutto, i diversi assetti delle macchine su piste del genere, in cui il carico aerodinamico gioca un ruolo determinante.
Capitolo Red Bull. Sebbene sabato si sia piazzato nono, una posizione più indietro rispetto al suo compagno di squadra, venerdì Ricciardo è stato mediamente più veloce di Vettel, e – come per tutta la stagione, in definitiva – è sembrato più a suo agio durante gli stint lunghi, in configurazione da gara. Anche Perez, a parte un problema tecnico al cambio che lo ha fermato nella mattinata di sabato, è sembrato mediamente più veloce del suo compagno di squadra Hulkenberg.
(1.50, Paddy Power)
Hamilton-Rosberg 1
Bottas-Ricciardo 1
Alonso-Vettel 1
Hulkenberg-Perez 2
(5.07, Eurobet)
E per chiudere, un mash-up di riprese televisive per nostalgici: 40 anni di Parabolica – la curva più bella e più nota del circuito di Monza – dal punto di vista di alcuni dei tanti piloti che hanno avuto la fortuna e il privilegio di correre il Gran Premio d’Italia almeno una volta nella vita.