Venerdì sera in Spagna verrà assegnato il primo trofeo della stagione e a vincerlo sarà una tra Atletico Madrid e Real Madrid, grandi protagoniste della scorsa annata. Il risultato di 1-1 della partita di andata giocata al Santiago Bernabeu dà un leggero vantaggio all'Atletico Madrid.
Venerdì sera c’è la la partita di ritorno della Supercoppa di Spagna, che viene giocata dalla vincitrice del campionato spagnolo contro la vincitrice della Coppa del Re (l’equivalente della nostra Coppa Italia). Di come sono cambiate Atletico Madrid e Real Madrid rispetto alla scorsa stagione abbiamo già scritto qualche giorno fa qui sul veggente.
Real e Atletico sono due squadre profondamente diverse rispetto alla stagione scorsa?
Insomma. Forse sì. Le due differenze più evidenti rispetto alla stagione 2013-2014 sono: nell’Atletico Madrid l’assenza di Diego Costa, che ora gioca nel Chelsea, e la presenza di Mario Mandzukic e Antoine Griezmann; nel Real la novità è la presenza dei nuovi acquisti James Rodriguez e Toni Kroos. Sono differenze tatticamente rilevanti perché indurranno gli allenatori ad adottare schemi di gioco probabilmente diversi rispetto a quelli dell’anno scorso: per quanto sia probabile che finiranno per ricoprire spesso le stesse porzioni del campo di gioco, Costa e Mandzukic non sono affatto equivalenti, e non lo sono neppure Rodriguez e Di Maria, il cui futuro da titolare nel Real Madrid al momento appare piuttosto incerto.
L’unica certezza è che la formazione del Real Madrid, che già era uno squadrone l’anno scorso, ora fa veramente impressione: Kroos, Rodriguez, Bale, Ronaldo e Benzema nella stessa squadra, e magari tutti e cinque in campo nello stesso momento. Preparatevi: quest’anno, molti di quelli a cui piace andare controcorrente a prescindere sosterranno che il Real Madrid potrebbe avere problemi di bilanciamento e di equilibrio, con tutti quei trequartisti e centrocampisti offensivi. Ma la verità è che l’anno scorso il Real ha giocato con formazioni anche più sbilanciate di questa, da un punto di vista tattico, e alla fine tutti si sono sacrificati, da Ronaldo allo stesso Benzema, senza correre tutti quei rischi di cui parlavano i detrattori del Real all’inizio del campionato. Pertanto non è in copertura che il Real potrebbe avere problemi.
Il principale problema di Ancelotti semmai, nelle prime settimane, sarà riuscire a trovare la migliore posizione in campo per ciascuno di questi giocatori, ed evitare che gli illustri calciatori che faranno panchina – forse Di Maria – non diventino un problema per lo spogliatoio. Per intenderci su quanto potrebbe rivelarsi delicata la gestione tattica di Rodriguez: senza l’infortunio di Falcao, probabilmente Rodriguez avrebbe giocato in una posizione diversa nella Colombia vista al Mondiale in Brasile, e magari non avrebbe fatto così bene. Ora ad Ancelotti toccherà capire se per Rodriguez in questo Real potrebbe andar bene un ruolo da esterno, come nel Monaco, o se sarà il caso di inventarsi una posizione diversa, da trequartista o da falso nueve. Per adesso, quei due esterni larghi – Ronaldo e Bale, con Benzema punta centrale – non si toccano, e quindi qualsiasi soluzione tattica partirà da questo riferimento.
I commentatori si dividono tra quelli che sostengono che l’Atletico, senza Diego Costa, non riuscirà a confermarsi ad alti livelli, e quelli che invece guardano con curiosità e grandi aspettative i nuovi acquisti Mandzukic e Griezmann. Mandzukic è uno fortissimo fisicamente, che sa fare gol in tutti i modi e che sa fare reparto anche da solo, ma forse meno rapido e meno tecnico rispetto a Diego Costa (o almeno il Diego Costa visto nella stagione scorsa). Griezmann è un calciatore dalle potenzialità notevoli, ma un po’ discontinuo, e anche per lui Simeone dovrà inventarsi una posizione che lo valorizzi al meglio. Certo che le ripartenze con lui e Koke potrebbero essere una gran bella cosa, se le cose dovessero cominciare a girare bene.
Un altro che se ne è andato è David Villa, che andrà a svernare negli Stati Uniti, e che tutto sommato non era un attaccante imprescindibile per l’Atletico neppure l’anno scorso. Quindi quest’estate c’era da trovare un po’ di alternative in attacco. È stato preso Angel Correa, un diciannovenne argentino di cui dicono tutti un gran bene, e infatti è costato non poco per uno della sua età: 7,5 mln di euro. Altro acquisto di prospettiva: il centravanti messicano Raul Jimenez, preso per una decina di milioni di euro.
Ad ogni modo, le altre differenze notevoli – il centrocampo è rimasto più o meno lo stesso – sono in difesa: non ci sono più sia Filipe Luis, mica poco, sia Courtois in porta, che sarà rimpiazzato da Jan Oblak, che ha ottime potenzialità ma avrà un compito difficilissimo, considerando la stagione assurda di Courtois l’anno scorso. È stato preso il buon terzino sinistro del Granada, Guilherme Siqueira, ed è arrivato in prestito Cristian Ansaldi dallo Zenit San Pietroburgo, e a parametro zero Jesus Gamez dal Malaga, hai visto mai che occorra rimpiazzare qualche centrale durante la stagione.
Di sicuro c’è che l’Atletico avrà una rosa più lunga rispetto a quella della scorsa stagione, durante la quale si è spesso ritrovato a giocare con gli stessi undici giocatori, col risultato che alle ultime settimane in molti sono arrivati o infortunati o praticamente cotti. Resta da capire se oltre che più lunga la rosa sarà qualitativamente migliore. In conferenza stampa Simeone ha detto: «Abbiamo preso 7-8 giocatori con 95 mln di euro, mentre per 95 mln il Real ne ha presi soltanto due».
Nella partita di andata il Real Madrid ha fatto maggiore possesso palla, ma l’Atletico Madrid come al solito ha giocato con grande intensità e aggressività, rendendo la vita difficile ai campioni del Real in fase di possesso palla. Fare gol all’Atletico è sempre difficile, e lo è ancora nonostante in porta non ci sia più Courtois. Un altro punto in comune con la squadra dell’anno scorso è l’organizzazione meticolosa sui calci piazzati. L’Atletico Madrid è sempre pericoloso in queste occasioni e ha fatto gol al Real in questo modo.
Chi vince?
Il Real Madrid farà probabilmente anche stavolta maggiore possesso palla, ma avrà difficoltà nel creare palle gol anche perché non potrà sbilanciarsi più di tanto. Sarà probabilmente un primo tempo molto equilibrato: l’under 1.5 nel primo tempo a quota 1.40 è da provare, in alternativa il secondo tempo con più gol del primo. Perché? Perché in caso di 0-0 grazie al gol già fatto in trasferta sarebbe l’Atletico Madrid a vincere la Supercoppa e a quel punto il Real dovrà per forza di cose sbilanciarsi.
Probabili formazioni
ATLETICO MADRID: Moyá, Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi, Gabi, Suarez, Garcia, Koke, Griezmann, Mandzukic.
REAL MADRID: K. Navas, Carvajal, Pepe, Ramos, Coentrao, Modric, Di Maria, Kroos, Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo.
Questo contenuto è stato modificato 22 Agosto 2014 12:36
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