Battendo 2-0 un volenteroso ma modesto Siviglia, martedì scorso il Real Madrid ha vinto il primo trofeo della stagione, la Supercoppa europea (quella che si giocano la vincitrice della Champions League contro la vincitrice della Europa League). Che poi formalmente sarebbe uno degli ultimi della stagione scorsa, ma da un punto di vista tattico ha senso parlarne come uno dei primi della nuova stagione dato che vengono schierate formazioni che possono già contare sulla presenza dei nuovi acquisti.
Stasera si gioca la partita di andata della Supercoppa di Spagna, quella che invece viene disputata dalla vincitrice del campionato spagnolo contro la vincitrice della Coppa del Re (l’equivalente della nostra Coppa Italia). La partita di ritorno si giocherà venerdì 22, fra tre giorni, motivo per cui sia Real che Atletico giocheranno poi la loro partita di esordio in campionato lunedì prossimo, invece che sabato o domenica.
Real e Atletico sono due squadre profondamente diverse rispetto alla stagione scorsa?
Insomma. Forse sì. Le due differenze più evidenti rispetto alla stagione 2013-2014 sono: nell’Atletico Madrid l’assenza di Diego Costa, che ora gioca nel Chelsea, e la presenza di Mario Mandzukic e Antoine Griezmann; nel Real la novità è la presenza dei nuovi acquisti James Rodriguez e Toni Kroos. Sono differenze tatticamente rilevanti perché indurranno gli allenatori ad adottare schemi di gioco probabilmente diversi rispetto a quelli dell’anno scorso: per quanto sia probabile che finiranno per ricoprire spesso le stesse porzioni del campo di gioco, Costa e Mandzukic non sono affatto equivalenti, e non lo sono neppure Rodriguez e Di Maria, il cui futuro da titolare nel Real Madrid al momento appare piuttosto incerto.
Come giocherà il Real Madrid?
L’unica certezza è che la formazione del Real Madrid, che già era uno squadrone l’anno scorso, ora fa veramente impressione: Kroos, Rodriguez, Bale, Ronaldo e Benzema nella stessa squadra, e magari tutti e cinque in campo nello stesso momento. Preparatevi: quest’anno, molti di quelli a cui piace andare controcorrente a prescindere sosterranno che il Real Madrid potrebbe avere problemi di bilanciamento e di equilibrio, con tutti quei trequartisti e centrocampisti offensivi. Ma la verità è che l’anno scorso il Real ha giocato con formazioni anche più sbilanciate di questa, da un punto di vista tattico, e alla fine tutti si sono sacrificati, da Ronaldo allo stesso Benzema, senza correre tutti quei rischi di cui parlavano i detrattori del Real all’inizio del campionato. Pertanto non è in copertura che il Real potrebbe avere problemi.
Il principale problema di Ancelotti semmai, nelle prime settimane, sarà riuscire a trovare la migliore posizione in campo per ciascuno di questi giocatori, ed evitare che gli illustri calciatori che faranno panchina – forse Di Maria – non diventino un problema per lo spogliatoio. Per intenderci su quanto potrebbe rivelarsi delicata la gestione tattica di Rodriguez: senza l’infortunio di Falcao, probabilmente Rodriguez avrebbe giocato in una posizione diversa nella Colombia vista al Mondiale in Brasile, e magari non avrebbe fatto così bene. Ora ad Ancelotti toccherà capire se per Rodriguez in questo Real potrebbe andar bene un ruolo da esterno, come nel Monaco, o se sarà il caso di inventarsi una posizione diversa, da trequartista o da falso nueve. Per adesso, quei due esterni larghi – Ronaldo e Bale, con Benzema punta centrale – non si toccano, e quindi qualsiasi soluzione tattica partirà da questo riferimento.
E l’Atletico?
I commentatori si dividono tra quelli che sostengono che l’Atletico, senza Diego Costa, non riuscirà a confermarsi ad alti livelli, e quelli che invece guardano con curiosità e grandi aspettative i nuovi acquisti Mandzukic e Griezmann. Mandzukic è uno fortissimo fisicamente, che sa fare gol in tutti i modi e che sa fare reparto anche da solo, ma forse meno rapido e meno tecnico rispetto a Diego Costa (o almeno il Diego Costa visto nella stagione scorsa). Griezmann è un calciatore dalle potenzialità notevoli, ma un po’ discontinuo, e anche per lui Simeone dovrà inventarsi una posizione che lo valorizzi al meglio. Certo che le ripartenze con lui e Koke potrebbero essere una gran bella cosa, se le cose dovessero cominciare a girare bene.
Un altro che se ne è andato è David Villa, che andrà a svernare negli Stati Uniti, e che tutto sommato non era un attaccante imprescindibile per l’Atletico neppure l’anno scorso. Quindi quest’estate c’era da trovare un po’ di alternative in attacco. È stato preso Angel Correa, un diciannovenne argentino di cui dicono tutti un gran bene, e infatti è costato non poco per uno della sua età: 7,5 mln di euro. Altro acquisto di prospettiva: il centravanti messicano Raul Jimenez, preso per una decina di milioni di euro.
Ad ogni modo, le altre differenze notevoli – il centrocampo è rimasto più o meno lo stesso – sono in difesa: non ci sono più sia Filipe Luis, mica poco, sia Courtois in porta, che sarà rimpiazzato da Jan Oblak, che ha ottime potenzialità ma avrà un compito difficilissimo, considerando la stagione assurda di Courtois l’anno scorso. È stato preso il buon terzino sinistro del Granada, Guilherme Siqueira, ed è arrivato in prestito Cristian Ansaldi dallo Zenit San Pietroburgo, e a parametro zero Jesus Gamez dal Malaga, hai visto mai che occorra rimpiazzare qualche centrale durante la stagione.
Di sicuro c’è che l’Atletico avrà una rosa più lunga rispetto a quella della scorsa stagione, durante la quale si è spesso ritrovato a giocare con gli stessi undici giocatori, col risultato che alle ultime settimane in molti sono arrivati o infortunati o praticamente cotti. Resta da capire se oltre che più lunga la rosa sarà qualitativamente migliore. In conferenza stampa Simeone ha detto: «Abbiamo preso 7-8 giocatori con 95 mln di euro, mentre per 95 mln il Real ne ha presi soltanto due».
Stasera chi vince?
Probabilmente il Real Madrid: perché gioca in casa, intanto, e perché alla fin fine ha cambiato meno rispetto alla scorsa stagione. Però viene difficile immaginare una larga vittoria: probabilmente sarà una partita simile a molte di quelle giocate da Real e Atletico nella scorsa stagione, tutte molto equilibrate e magari con una vittoria di misura. A parte Ansaldi a sinistra, la solida retroguardia dell’Atletico è sempre quella: Godin e Miranda centrali, Juanfran terzino destro. Non gli hanno fatto gol in tanti, l’anno scorso. In porta probabilmente non ci sarà Oblak ma Miguel Moyà, il secondo portiere, preso dal Getafe per 3 mln circa.
In attacco Mandzukic potrebbe giocare come punta centrale unica, in un 4-2-3-1 con Griezmann esterno a sinistra; oppure Simeone potrebbe sperimentare un attacco a due, e in quel caso Griezmann andrebbe a sistemarsi vicino a Mandzukic per lasciare la fascia a Koke, magari con Cristian Rodriguez al posto di Raul Garcia. Ma lo schieramento dell’Atletico Madrid 2014-2015 è un grosso punto di domanda, e la partita di stasera è interessante anche per questo.
Nel Real Madrid qualcuno mette in dubbio la presenza di Pepe e di Bale, non ancora al meglio della condizione, ma probabilmente – come sostiene Marca – alla fine saranno entrambi in campo. Se non dovessero farcela, in difesa ci sarà Varane al posto di Pepe, sicuro. A centrocampo è un po’ più complicato e incerto: l’eventuale (improbabile) assenza di Bale potrebbe lasciare spazio a un esperimento tattico con Rodriguez in posizione di esterno molto più avanzato, e Xabi Alonso centrocampista centrale aggiunto, affiancato da Kroos e Modric. Certo che avercene, giocatori così (e in panchina – ammesso che non saranno venduti – ci sta gente come Di Maria, Isco e Khedira: meraviglia).
Probabili formazioni
REAL MADRID: Casillas, Carvajal, Pepe, Ramos, Coentrao, Modric, Alonso, Kroos, Bale, Benzema, Ronaldo.
ATLETICO MADRID: Moyá, Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi, Gabi, Suarez, Garcia, Koke, Griezmann, Mandzukic.
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