Da tre anni, Venus Williams deve convivere con la sindrome di Sjögren: si tratta di una malattia autoimmune, che causa stanchezza e dolori alle articolazioni. Ciononostante, la ex numero uno del mondo è riuscita a mantenersi su buoni livelli di rendimento. In questa stagione, ad esempio, è già riuscita a conquistare il titolo in Dubai, ed ora ha raggiunto la finale in un torneo ancor più prestigioso: quello del Canada. La vittoria ottenuta ieri in semifinale contro sua sorella Serena ha ulteriormente confermato che Venus è ancora molto competitiva, nonostante non abbia più nulla da dimostrare. L’altra finalista è Agnieszka Radwanska, che nel corso di questa settimana è tornata a giocare bene, dopo un periodo non brillantissimo. La polacca può attualmente contare su una condizione fisica migliore, ma è in svantaggio per 5-3 nel bilancio dei precedenti con la sua avversaria odierna, che punta sulla propria esperienza per provare a raggiungere l’ennesimo successo di una carriera con pochi eguali nella storia del tennis.
Rafael Nadal non ha partecipato a questa edizione dell’Open del Canada, a causa di problemi ad un polso. Altri due grandi giocatori sono stati eliminati in rapida successione da Jo-Wilfried Tsonga: il francese ha battuto Novak Djokovic ed Andy Murray, facendosi strada in un tabellone difficilissimo, prima di superare anche Grigor Dimitrov in semifinale. Dei quattro tennisti che stanno scrivendo la storia contemporanea – e non solo – di questo sport, dunque, è rimasto soltanto Roger Federer: proprio lui, che ha appena compiuto trentatré anni e dovrebbe essere maggiormente in difficoltà a livello fisico. La classe, però, non ha età: lo svizzero continua a giocare benissimo e si appresta a disputare la finale numero 120 della sua carriera in singolare. Tsonga ha vinto entrambi i precedenti disputati in Canada contro Federer, che però è complessivamente in vantaggio per 11-4 nel bilancio dei confronti diretti.
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