Juan Monaco ha sempre ottenuto i suoi risultati migliori sulla terra battuta: proprio su questa superficie, a Gstaad, ha giocato molto bene negli ultimi giorni ed ora si trova ad un passo dal trionfo. Monaco – che, nel corso della sua carriera da singolarista, ha già conquistato otto titoli e disputato altre dieci finali – ha l’opportunità di tornare a vincere un torneo ad un anno e due mesi di distanza dall’ultimo successo (Dusseldorf, maggio 2013). Pablo Andujar è stato abbastanza fortunato nella giornata di ieri, perché ha avuto la possibilità di affrontare in semifinale un Fernando Verdasco non al meglio della condizione, a causa di problemi ad una spalla: ciononostante, non è riuscito a chiudere la partita in due set e si è fatto trascinare al parziale decisivo. Andujar – che è alla sua sesta finale ATP in singolare – potrebbe avere molte difficoltà contro Monaco, tornato su ottimi livelli durante questa settimana.
John Isner gioca molto bene sul cemento americano: la rapidità della superficie esalta la potenza del servizio dello statunitense, che inoltre è favorito dalla possibilità di giocare in un ambiente a lui familiare. Ad Atlanta, in particolare, l’attuale numero 12 del mondo ha già conquistato il titolo nella passata edizione e ha disputato anche altre due finali, nel 2010 e nel 2011. Oggi, gioca per la quarta volta l’atto conclusivo di questo torneo e sembra avere buone possibilità di confermare il successo dello scorso anno. Dudi Sela ha esibito un rendimento sorprendente nel corso di questa settimana, ma ora rischia una sconfitta contro un avversario che gli ha sempre creato problemi. L’israeliano ha perso entrambi i precedenti: quello disputato nel 2011 a Winston-Salem e quello andato in scena nello scorso febbraio a Delray Beach. Sempre sul cemento americano, dove Isner dà il meglio di sé.
