QUALI SQUADRE CI STANNO
C’è il Belgio, che non gioca un Mondiale dal 2002 ma che arriva a questa edizione con una squadra fortissima; c’è la Russia, che ha un allenatore vincente come Fabio Capello; e poi ci sono Corea del Sud e Algeria, che sembrano destinate all’eliminazione nella fase a gironi.
CHI VINCERÀ IL GIRONE
Il veggente ha pronosticato il Belgio come possibile squadra vincente del Mondiale, e per gli stessi motivi questa nazionale dovrebbe vincere il girone G.
Dal Belgio ci si attende l’esplosione definitiva in questo girone di qualificazione ai mondiali. Il talento davvero non manca: il trequartista Hazard, già ad alti livelli con la nuova maglia del Chelsea, i centrocampisti Fellaini, protagonista di uno strepitoso avvio di Premier con l’Everton (2 gol in tre partite), Witsel (passato a suon di milioni allo Zenit), Dembelè (in gol all’esordio con la nuova maglia del Tottenham), e gli attaccanti Benteke, Mirallas e Lukaku, ma anche la solidità di Kompany, Vermaelen e Lombaerts.
A marzo del 2013, dopo aver visto parecchie partite del Belgio, il veggente ha iniziato a pensare a questa nazionale come una possibile sorpresa del Mondiale in Brasile ancora prima che ottenesse matematicamente la qualificazione.
Una possibile protagonista a sorpresa dei prossimi mondiali in Brasile nel 2014 potrebbe essere il Belgio. A sorpresa perché alle ultime due edizioni (2006 e 2010) questa nazionale non ha neppure partecipato. Adesso nel girone di qualificazione, inserita nel gruppo A, è prima in classifica e ha delle buone possibilità di rimanerci fino all’ultima giornata.
Ma tu pensa, il Belgio
Il Belgio ha uno dei tre portieri migliori al mondo in questo momento, Thibaut Courtois, un gigante di 199 centimetri bravissimo tra i pali e sicuro nelle uscite. Se l’Atletico Madrid ha vinto la Liga e quasi-vinto la Champions League il merito è stato anche suo. In difesa c’è tutta l’esperienza del capitano del Manchester City Vincent Kompany, e poi Jan Vertonghen del Tottenham, difensore abilissimo nel gioco aereo e che fa gol con buona frequenza. I terzini (Alderweireld e Vermaelen) sono più bravi a difendere che ad attaccare, ed è un bene perché tanto gli esterni d’attacco sono già fortissimi, e bastano loro: De Bruyne del Wolfsburg e Mertens del Napoli. Come riserva c’è il giovane del Manchester United, Januzaj. L’allenatore può anche schierare Hazard esterno d’attacco, perché come trequartista o seconda punta ha a disposizione anche Chadli. A centrocampo c’è tanta qualità: Dembelé, Witsel, Defour e Fellaini. In attacco – a causa dell’infortunio di Benteke – ci sarà Lukaku, e forse non è un male perché quest’anno in prestito all’Everton dal Chelsea ha mostrato tutta la sua forza.
È una squadra giovane ma neanche troppo (media di quasi 26 anni), dotata di ottima tecnica individuale e di grande forza fisica. Nel calcio attuale, in cui spesso la differenza la fanno i calci piazzati, pensate a una punizione o a un calcio d’angolo in favore del Belgio. La batte Hazard (o Mertens), in area di rigore per saltare e colpire di testa arrivano Kompany (191 cm), Vertonghen (189 cm), Fellaini (194 cm), e Lukaku (191 cm), solo per indicare i più forti nel gioco aereo. Per tutti questi motivi si può puntare sul Belgio vincente girone a quota 1.74 su # che accredita sul conto un bonus di benvenuto del 200% del primo deposito fino a 30€ (qui la spieghiamo per bene).
E LA RUSSIA?
La Russia ha un allenatore bravissimo, che fa giocare al meglio le sue squadre, ma che comunque non può fare miracoli. Nessuno può farlo. Manco Mourinho. Manco Carletto.
Fabio Capello ha vinto parecchio da allenatore di Milan, Roma, Real Madrid e Juventus, ma ha sempre vinto con squadre di gran lunga più forti delle altre (sì, esatto, anche quando era alla Roma, non raccontiamocela). Da commissario tecnico dell’Inghilterra non è riuscito a fare ottimi risultati, proprio perché non aveva la squadra più forte, anzi.
Lo stesso discorso vale per la Russia: Capello la farà giocare come meglio non si può, e sarà comunque una squadra difficile da battere perché ha una difesa solida e lo ha dimostrato nel girone di qualificazione e anche nelle ultime amichevoli, subendo pochissimi gol. Però c’è una certa assenza di qualità in attacco. L’attaccante titolare è Kherzakov, uno di quei calciatori apprezzati dagli allenatori perché fanno tutto: corre come un dannato, fa pressing, partecipa alla fase difensiva, fa i movimenti corretti quando la sua squadra attacca. Ma quando c’è da tirare in porta svirgola parecchio, anche perché ci arriva stanchissimo, dato che gli chiedono di fare parecchio (e non è manco un ragazzino, peraltro: 31 anni).
Le sorti della Russia a questo Mondiale dipenderanno soprattutto da Dzagoev, un trequartista che ha grandi doti tecniche e che fa gol con regolarità. Nell’Europeo del 2012 ha segnato tre gol in tre partite, ma la Russia uscì comunque nella fase a gironi. Dopo avere giocato benissimo in quella edizione dell’Europeo ci si aspettava di più da lui, che invece anche a causa di alcuni infortuni non è stato mai costante nel suo rendimento. Nelle ultime giornate del campionato russo però ha giocato molto bene, contribuendo parecchio alla vittorie del Cska Mosca in campionato: nelle ultime quattro giornate ha fatto due gol e un assist.
Belgio e Russia qualificate agli ottavi sono a quota 1.45 su SportYES.
COREA DEL SUD E ALGERIA HANNO POSSIBILITÀ DI QUALIFICARSI?
Pochissime. La Corea del Sud arriva stabilmente alla fase finale del Mondiale dal 1986, e ha ottenuto il suo migliore risultato nel 2002, quando finì al quarto posto. Stavolta però oltre alla consueta organizzazione tattica ha ben poco. L’allenatore Hong Myung-Bo – che è uno degli ex calciatori più famosi in Corea del Sud – ha rinunciato al trentatreenne Park Ji-Sung, fuori dal giro della nazionale da un po’ di tempo (si è ritirato da poco). I calciatori forti e conosciuti a livello internazionale sono pochi: Heung-Min Son, attaccante del Bayer Leverkusen, e Ki Sung-Yong, mediano del Sunderland, sono i migliori. Poi ci sono Lee Chung-Yong del Bolton e Park Chu-Young del Watford, che dopo avere fatto ottime cose nei primi anni di carriera sono da tempo in fase calante nonostante siano ancora relativamente giovani (25 anni Lee, 28 anni Park). Il modulo di gioco dovrebbe essere il 4-2-3-1, con Heung-Min Son a sinistra, Ja-Cheol Koo trequartista centrale – buon giocatore anche lui – e Park Chu-Young unica punta.
L’Algeria sta forse messa meglio della Corea del Sud, a livello di qualità dei calciatori convocati, ma dovrà essere brava da un punto di vista tattico per vincere quanto meno una partita in questo Mondiale, quella contro la Corea del Sud. Sarà comunque molto difficile competere con Belgio e Russia, che sono obiettivamente più forti.
I calciatori forti dell’Algeria sono il terzino sinistro del Napoli Ghoulam (23 anni), il centrocampista dell’Inter Taider (22) e quello del Tottenham Bentaleb (19), il trequartista del Valencia Feghouli (24) e l’attaccante del Porto Ghilas (24).
Si tratta di calciatori giovani, che potrebbero formare per il futuro una buona base per competere ad alti livelli. Ma in un torneo come il Mondiale avere una squadra con i migliori calciatori ancora inesperti a livello internazionale potrebbe essere uno svantaggio rilevante, ed è anche per questo motivo che l’Algeria dovrebbe uscire nella fase a gironi.
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