Stanotte appuntamento con il secondo atto delle Finals 2014: gli Spurs si sono aggiudicati il primo round tra le polemiche, con James bloccato dai crampi nei minuti finali. Riuscirà Miami a prendersi l’immediata rivincita e pareggiare subito i conti?
In ogni partita accade di solito un episodio che è destinato a mutarne il volto. In gara-1 delle Finals tra Spurs e Heat ce ne sono stati sostanzialmente due, secondo i più maliziosi legati tra di loro: l’inspiegabile guasto all’impianto dell’aria condizionata dell’At&T Arena (sì, pure in America succedono queste cose), che ha fatto sì che si giocasse in un clima tropicale e i crampi occorsi a LeBron James a 4’ dalla fine e con Miami sotto di soli due punti, cosa che ha costretto il Prescelto ad assistere inerme alla disfatta dei suoi compagni (San Antonio ha vinto 110-95). Tutta colpa del caldo infernale? La risposta, secondo il Veggente, è no. Primo, perché altrimenti avrebbero dovuto risentirne anche gli altri giocatori e specialmente i Big 3 degli Spurs, non proprio dei ragazzini. Secondo, perché non si è mai sentito che le temperature torride provochino i crampi. Certo è che l’assenza di LeBron nei minuti finali è stata decisiva, come decisiva è stata pure l’accelerazione dei texani nel momento di maggiore difficoltà degli Heat: le triple di Leonard e di Green (per quest’ultimo undici punti negli ultimi tre minuti) hanno spaccato in due la gara. Fosse rimasto sul parquet James ora staremmo forse a parlare di un esito diverso, ma tant’è. Il basket, come tutti gli sport, è fatto, appunto, di episodi.
Gara-2 è apertissima e potrebbe essere determinante
Così il primo round è andato a San Antonio, nonostante le 22 sanguinosissime palle perse, un Dwyane Wade formato Finals 2006 e un Ray Allen da showtime, tra triple e schiacciate in barba ai suoi 38 anni suonati. Non significa nulla: è vero che chi vince la prima conquista l’anello il 70% delle volte, ma anche lo scorso anno i texani portarono via gara-1 e poi il titolo finì in Florida. Gli Spurs possono contare su un Tony Parker sano, hanno dimostrato che il loro attacco può resistere alla difesa di Miami e in Texas hanno perso una sola volta in 11 gare di playoff. Ma attenzione alla reazione di James, che sta meglio e stanotte giocherà con il sangue agli occhi, dopo le frustranti accuse piovutegli addosso nel post gara-1.
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