Stavolta non c’entra la placenta di cavallo – che poi, a dirla tutta, è servita a poco visto come sono andate le cose – ma Serge Ibaka il miracolo l’ha fatto per davvero. L’ala grande dei Thunder sembrerebbe guarita dallo stiramento al polpaccio che inizialmente avrebbe dovuto tenerlo fuori fino alla fine dei playoff e stanotte al 99% sarà della partita. L’ispano-congolese ha bruciato i tempi per provare a ridare un briciolo di speranza ai suoi compagni, che senza il suo atletismo in difesa si sono beccati due umiliazioni consecutive dagli Spurs, i quali arrivano in Oklahoma con la sicurezza e la tranquillità proprie di chi è avanti 2-0 in una serie. Resta da capire in che condizioni sia (sicuramente non ottimali) e quanti minuti resterà sul parquet, ma siamo certi che coach Brooks lo francobollerà a Tim Duncan, che in area piccola sta facendo ciò che vuole migliorando record su record, cosa non affatto scontata per un 37enne a fine carriera. Ibaka avrà un altro compito non semplice, quello di arginare Tony Parker, le cui penetrazioni verso il ferro in gara-2 non si sono nemmeno riuscite a contare. San Antonio nei due match casalinghi ha potuto giocare la pallacanestro che preferisce: armonica, precisa, offensivamente straordinaria. E non è detto che i Thunder, pur con l’Ibaka ritrovato, riusciranno a disinnescare i meccanismi oliati e tremendamente efficaci della macchina da guerra di coach Popovich. Oklahoma City se vuole provare a ribaltare una serie che pare già bell’e chiusa non solo dovrà difendere meglio nella propria area, ma avrà bisogno dei migliori Durant e Westbrook, non lucidissimi nelle due partite disputate in Texas.
1×2 (5.5 punti) – X (2.55, #)
Under 210.5 (1.77, #)
1 (1.70, #)