Nel 2004, a Charleston, Venus Williams conquistò uno dei quarantacinque titoli della sua carriera da singolarista. L’ultimo in ordine di tempo è arrivato lo scorso 22 febbraio a Dubai, grazie al successo su Alizé Cornet in finale. Nonostante non sia più giovanissima e debba combattere con una sindrome autoimmune da alcuni anni a questa parte, la ex numero uno del mondo sta dimostrando di potersi esprimere ancora su buoni livelli: è giusto considerarla favorita in vista del match contro Barbora Zahlavova Strycova.
Nello scorso mese di agosto, Sorana Cirstea è stata capace di raggiungere la finale nel torneo del Canada, dopo aver battuto in rapida successione avversarie del calibro di Caroline Wozniacki, Jelena Jankovic, Petra Kvitova e Na Li. Meno brillante nella fase iniziale di questa stagione, la rumena prova a risollevarsi a Charleston: il match contro Teliana Pereira, giocatrice che è appena dentro le prime cento della classifica mondiale, sembra quello giusto per voltare pagina.
Nadia Petrova è reduce da un periodo difficile: nella scorsa stagione ha ottenuto pochi risultati positivi, prima di essere colpita da un grave lutto familiare e di rinunciare a partecipare agli Australian Open 2014. Poi, ad inizio marzo, è stata costretta al ritiro nel corso del match di primo turno del torneo di Indian Wells contro Silvia Soler Espinosa. Scivolata fuori dalle prime duecento giocatrici del mondo, la russa rischia una prematura eliminazione a Charleston per mano di Marina Erakovic.
Pochi giorni fa, a Miami, Lucie Safarova ha disputato una gran partita contro Maria Sharapova, le ha annullato ben otto match point e si è arresa soltanto dopo quasi tre ore di gioco. La tennista ceca, che da alcuni anni mostra un buon rendimento, ha raggiunto la finale a Charleston nel 2012. In questa edizione, dopo aver eliminato Johanna Larsson al primo turno, ha buone possibilità di battere anche Virginie Razzano, che ha perso entrambi i precedenti in archivio e sta ottenendo poche vittorie in questa stagione.