Domenica sera al Bernabeu si giocherà la 259esima partita ufficiale tra Real Madrid e Barcellona, un evento che – con un gusto per l’esotico misteriosamente rimasto immutato nel corso dei decenni – qui in Italia viene da molti giornali puntualmente definito El Clásico. Come se lì i giornali spagnoli definissero ogni benedetta partita tra Juventus e Inter “il derby d’Italia” (e magari lo fanno davvero, chissà, e allora peggio per loro).
Il Real quest’anno è più forte
Come fa notare Mark Lawrenson, analista sportivo di BBC, sarà una delle poche occasioni nella storia recente in cui il Real Madrid ci arriva da primo in classifica, davanti al Barcellona: questa partita il Real potrebbe anche perderla e rimanere comunque davanti al Barcellona di un punto. Anche Lawrenson, come una larghissima parte degli osservatori (Veggente compreso), ritiene che difficilmente il Real Madrid – al momento una delle squadre più in palla d’Europa – potrà perdere questa partita. Eppure Gerardo Martino ha limpidamente ammesso che è l’ultima spiaggia: se il Barcellona non vince, recuperare punti sul Real Madrid potrebbe diventare difficilissimo, anche se mancheranno ancora 9 partite, e questo A) perché il Real è fortissimo e B) perché il Real avrà un calendario più facile (il Barcellona ci ha l’Atletico all’ultima giornata, peraltro).
Per il Real Madrid ci sono due considerazioni da fare, una puramente statistica e l’altra tecnica. Dal punti di vista statistico fa una certa impressione scorrere i risultati della stagione 2013-2014 e rilevare che – considerando tutte le competizioni a cui partecipa – il Real ha perso soltanto due partite: contro l’Atletico Madrid il 28 settembre scorso; e proprio contro il Barcellona, un mese più tardi, nella partita di andata. La considerazione tecnica è che Ancelotti, dopo un certo comprensibile periodo di rodaggio iniziale, è riuscito a costruire un Real Madrid che sfrutta a pieno le capacità dei giocatori della squadra: il Real non gioca come Ancelotti vuole che giochi (non somiglia mica così tanto alle altre squadre da lui allenate in passato): il Real gioca come meglio non potrebbe giocare, con quei giocatori. Che sono dei fenomeni, sia chiaro, ma non è facile riuscire a dare equilibrio a squadre del genere, e molti predecessori di Ancelotti lo hanno imparato a loro spese.
Che succede al Barcellona?
Per il Barcellona vale un discorso simile ma contrario: nel senso che i tentativi di Martino di costruire una squadra “nuova” all’inizio della stagione, ispirata a schemi di gioco diversi dal Tiki-Taka, si erano scontrati con l’innegabile tendenza dei calciatori a giocare in quel modo lì. Ma presto, nel corso della stagione, sono emersi dei limiti che in verità nel Barcellona esistono già da alcuni anni, e che nelle ultime settimane sono sembrati particolarmente evidenti. Rispetto alle principali rivali spagnole (Real a Atletico) il Barcellona non è solido in difesa, e un gol lo mette in conto praticamente sempre. Può non essere un limite contro gran parte delle squadracce della Liga, che son capaci di prenderne anche sette; ma in ambito internazionale, e contro squadre come Real Madrid e Atletico, prendere un gol può costare molto, perché sono squadre a cui è molto difficile segnare.
Le formazioni
Nelle ultime quattro giornate di campionato il Barcellona ha perso il cinquanta per cento delle partite, e le ha perse in trasferta contro Real Sociedad e Valladolid. Poi domenica scorsa è arrivato il 7-0 contro l’Osasuna, che ha un po’ risollevato le quotazioni del Barcellona, comunque in calo. Una buona notizia è il recupero pieno di Piqué, che dovrebbe rientrare e giocare dal primo minuto.
Nel Real Madrid ci sono alcuni dubbi sulle condizioni fisiche di Di Maria, che sarebbe un guaio, altroché. Ma dovrebbe essere in campo: si parlava giusto di un po’ di febbre negli ultimi giorni. Rientra dal turno di squalifica Sergio Ramos, che dovrebbe prendere il posto di Varane. Tra i rincalzi su cui invece Ancelotti non potrà più contare fino al termine della stagione, c’è lo sfortunato Jesé (bravissimo anche lui, quest’anno), che si è infortunato gravemente (crociato anteriore).
Chi vince
Il Real Madrid, molto probabilmente. Ma il pronostico più affidabile rimane il “gol”, motivato dal tipo di gioco che queste due squadre esprimono ormai da diversi anni: nelle ultime 14 partite giocate contro sia Barcellona che Real Madrid hanno sempre segnato almeno un gol per parte.
Probabili formazioni:
REAL MADRID: López, Marcelo, Pepe, Sergio Ramos, Carvajal, Di Maria, Xabi Alonso, Modric, Ronaldo, Benzema, Bale.
BARCELLONA: Vadés, Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba, Xavi, Busquets, Iniesta, Sánchez, Messi, Neymar.
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