Nicolas Almagro ha vinto il Brasil Open in tre occasioni: nel 2012 – prima edizione disputata a San Paolo – ma anche nel 2008 e nel 2011, quando si giocava ancora a Costa do Sauipe. Quest’anno, l’ex numero 9 del mondo è accreditato della seconda testa di serie e – dopo aver usufruito di un bye – entra in scena affrontando Federico Delbonis, che ha perso entrambi i precedenti, disputati a Buenos Aires.
A San Paolo, Potito Starace è stato bravo a passare le qualificazioni e a superare anche il primo turno, grazie al successo di ieri contro Alejandro Gonzalez. Adesso, però, il giocatore italiano trova di fronte a sé un avversario difficilissimo da superare: Tommy Haas, che è la prima testa di serie del tabellone e – pur non essendo stato protagonista di un inizio di stagione complessivamente straordinario – ha già giocato una finale in questo 2014, a Zagabria.
Ad Acapulco, Alexander Dolgopolov affronta Jérémy Chardy, contro il quale è in svantaggio per 4-1 nel bilancio dei precedenti: l’ucraino ha battuto il francese soltanto in una sfida andata in scena nel 2012 a Shanghai, città in cui aveva perso contro questo avversario due anni prima. L’ucraino è uscito sconfitto anche dalle sfide giocate a Mosca nel 2011, agli Australian Open e a Buenos Aires in questa stagione. Inoltre, “Dolgo” rischia di pagare la stanchezza che ha accumulato la scorsa settimana, quando è arrivato in finale a Rio de Janeiro.
L’unica occasione in cui Marcos Baghdatis è riuscito a battere Grigor Dimitrov risale ad un match disputato a Wimbledon nel 2012, quando il bulgaro fu costretto al ritiro dopo un set e mezzo. Tutte le altre quattro partite sono state vinte da “Grisha”, che si è imposto a Monaco di Baviera nel 2011, a Brisbane, Rotterdam e Roma nel 2013. Presumibilmente, Baghdatis perderà anche questa nuova sfida, che sta per essere disputata ad Acapulco.
