Il Milan è l'ultima squadra italiana ancora in corsa in Champions League e giocherà stasera l'andata degli ottavi di finale contro l'Atletico Madrid. Negli ultimi quattro precedenti contro squadre spagnole nella fase ad eliminazione diretta il Milan è uscito dalla Champions.
Anche la tradizione nel calcio conterà qualcosa, e meno male per il Milan, ultima squadra italiana rimasta in Champions League. Non è la squadra italiana più forte in questo momento – Juventus e Napoli hanno dimostrato di essere migliori nel corso del campionato – eppure il Milan si è qualificato agli ottavi di finale, e Juventus e Napoli no (e se il Napoli era in un girone obiettivamente complicato, la Juventus no).
Il problema è che la tradizione positiva del Milan in Champions League negli ultimi anni si è fermata spesso agli ottavi di finale: è stato eliminato agli ottavi in quattro delle ultime cinque edizioni della Champions League. E i precedenti contro le squadre spagnole sono parecchio negativi.
Nelle ultime quattro occasioni in cui il Milan ha giocato contro una squadra spagnola nella fase a eliminazione diretta della Champions League, è stato eliminato. Inoltre il Milan ha vinto una sola delle ultime 13 partite di questa competizione contro avversarie spagnole (sei pareggi e sei sconfitte).
L’Atletico Madrid al momento è primo nel campionato spagnolo, e vuol dire che il Milan giocherà contro una squadra spagnola molto forte, non una qualsiasi (il dislivello tra le prime tre squadre della Liga e tutte le altre è uno dei più ampi tra i campionati di tutta Europa). L’Atletico Madrid però non fa affatto il gioco che ha reso famosa la Spagna negli ultimi anni, il cosiddetto “tiki-taka”: Simeone punta tutto sulla fase difensiva. Le linee di difesa e centrocampo sono molto vicine tra loro, e trovare linee di passaggio utili per i centrocampisti e gli attaccanti avversari è molto difficile. L’Atletico – rispetto ad Arsenal e Borussia Dortmund, per esempio – fa un pressing molto basso, che non inizia già dagli attaccanti: è dalla linea di centrocampo che parte solitamente il pressing. Riconquistato il pallone, l’Atletico ha calciatori molto abili nelle ripartenze, e in attacco c’è Diego Costa che con i suoi movimenti riesce sia a proporsi lui per ricevere un passaggio in profondità che aprire spazi per gli inserimenti degli altri centrocampisti.
In fase offensiva però mancherà l’apporto fondamentale del terzino Filipe Luis, infortunato: al suo posto ci sarà Insua che ha meno costanza nel seguire l’azione offensiva (e lo confermano le statistiche sui cross fatti a partita: 3.7 per Filipe Luis, solo 1.5 per Insua). Milan-Atletico Madrid non sembra una partita da “over” anche per la scelta di Simeone di schierare Raul Garcia come attaccante al posto di Villa, una scelta che fa capire come l’allenatore pensi di più a curare bene la fase difensiva in questa partita di andata.
L’Atletico Madrid fa poco possesso palla, nelle partite contro squadre di alto livello non supera quasi mai il 50%, e cerca di ridurre al minimo i passaggi, andando il più possibile in verticale e mai in orizzontale. Soprattutto è stato bravissimo, Simeone, a creare uno stile di gioco in base alle caratteristiche dei suo calciatori, e a non seguire necessariamente la moda del tiki taka spagnolo, che invece molte squadre provano a proporre pur non disponendo di calciatori propriamente adatti (ci riesce, ma con una certa discontinuità, il Villarreal). Oltre ad avere uno schema difensivo perfetto, l’Atletico Madrid ha anche il vantaggio del portiere: Courtois è fortissimo, soprattutto tra i pali, e la sua altezza (198 centimetri) già spaventa gli avversari. Probabilmente non Balotelli, che è l’unica speranza del Milan di non perdere questa partita.
Seedorf ama giocare all’attacco, ma sbilanciarsi contro l’Atletico Madrid è la scelta peggiore che si possa fare. E così per dare più equilibrio l’allenatore olandese inserirà Poli sulla linea dei trequartisti, un calciatore molto utile in fase di non possesso palla e bravo anche negli inserimenti, anche se il suo ruolo ideale sarebbe l’interno di centrocampo nel 4-3-3. Quando si gioca in casa la partita di andata, è fondamentale provare a non prendere gol, cosa che però è capitata raramente al Milan in questa stagione. Un gol subito forse va messo in conto, e se l’Atletico Madrid segnerà con la formazione di stasera è molto probabile che a fare gol sarà l’unico vero attaccante in squadra, Diego Costa, che ha fatto 4 gol nelle ultime 3 partite di Champions League e 21 gol su 24 partite di Liga. Diego Costa marcatore è a quota 2.50 su
Nelle ultime otto partite di Champions League giocate dal Milan a San Siro non sono stati mai segnati più di due gol, e cinque di queste partite sono finite in parità. Una serie che potrebbe continuare stasera.
Il pareggio è a quota 3.30 sempre su
Probabili formazioni:
MILAN: Abbiati, De Sciglio, Rami, Bonera, Emanuelson, De Jong, Essien, Poli, Kakà, Taarabt, Balotelli.
ATLETICO MADRID: Courtois, Juanfran, Miranda, Godin, Insua, Arda Turan, Gabi, Mario Suarez, Koke, Raul Garcia, Diego Costa.
Questo contenuto è stato modificato 19 Febbraio 2014 12:22
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