Come se non ci occupassimo ogni giorno di campionati di paesi diversi dall’Italia, fingiamo di essere appena atterrati da un lungo viaggio di sei mesi intorno alla terra e cerchiamo di capire – tra le altre cose – cosa sta succedendo nella Premier League. Avevamo lasciato con il Manchester United stracampione d’Inghilterra con 11 punti di vantaggio sul Manchester City, secondo: lo ritroviamo settimo, lontano dalla zona Europa League e con un nuovo allenatore. Il City invece è sempre lì, a contendersi il campionato con altre due squadre Arsenal e Chelsea: l’Arsenal è primo in classifica con 55 punti – e una gran squadra, con un anno di esperienza in più: Giroud, Ramsey, Ozil – ma ha una partita in più, mentre City e Chelsea hanno rispettivamente 53 e 50 punti e una partita in meno, che giocheranno stasera una contro l’altra all’Etihad Stadium di Manchester.
Tra campionato e coppe varie il Manchester City non perde una partita dal 24 novembre scorso, e sono 20 partite di fila. All’Etihad Stadium questa statistica è ancora più impressionante: lì dentro, in campionato, il City ha vinto tutte e undici le partite fin qui giocate, e spesso con larghi vantaggi nel risultato (ha segnato almeno 2 gol in 10 di quelle undici partite). È la squadra messa meglio e la più accreditata a vincere il campionato? Sì (forse è anche una delle quattro o cinque squadre migliori d’Europa). All’Arsenal non manca la qualità ma manca l’esperienza del City, che a questi livelli gioca ormai da diversi anni; al Chelsea non manca l’esperienza ma manca la forza nel complesso, perché la squadra – pur potendo contare su alcuni ottimi calciatori – non copre tutti i reparti con la stessa qualità del City.
Al Chelsea manca un attaccante centrale serio, da valanghe di gol (il ruolo ricoperto da Drogba nel primo Chelsea di Mourinho), e alcuni giocatori non sono più giovanissimi: l’età media della rosa è di 28,3, quella del City è di 27,7 (e 26,5 quella dell’Arsenal, la squadra con più prospettive da questo punto di vista). Certamente la personalità di uno dei migliori allenatori del pianeta avrà riportato una certa carica nel Chelsea, ma la verità è che finora il Chelsea – che in casa non sbaglia quasi mai – in trasferta ha giocato piuttosto timidamente alcune partite importanti (United, Everton, Arsenal), badando più a non prenderle che a far gol. E in quelle partite l’assenza di una punta decisiva si è sentita molto: contro un’avversaria di alto livello, in trasferta, l’unico gol lo ha segnato Torres (al Tottenham), che è infortunato e stasera non ci sarà – ma anche se ci fosse stato è evidente che non può essere considerato il giocatore che ti svolta la partita.
Un possibile andamento della partita di stasera potrebbe essere un Chelsea che, come spesso accade, copre bene e cerca di non subire gol: il Chelsea è la squadra che fuori casa ha subito meno gol di tutte (11). Come tattica ci può anche stare, per un tempo, ma nei novanta minuti rischia di trasformarsi in una sconfitta di misura. Perché quelli, in casa, il gol te lo fanno, con o senza Aguero (stasera è indisponibile): finora in casa ne hanno segnati 42 e subito 8, e le ultime cinque partite giocate contro il Chelsea all’Etihad Stadium le hanno vinte tutte.
Un altro andamento, forse più probabile, è che il City riesca a segnare un gol già prima dell’intervallo: è stato così in 14 delle 17 vittorie in questo campionato, tra cui quelle contro Arsenal Tottenham, Liverpool e United. Questo spingerebbe necessariamente il Chelsea a cercare almeno un gol, e magari trovarlo anche (una sconfitta per 1-0 non serve a nessuno), ma lascerebbe al City gli spazi per un altro gol, che potrebbe arrivare persino prima di quell’unico gol del Chelsea. L’idea che il Chelsea riesca comunque a farne uno è anche suggerita dalla constatazione che in questo campionato nelle quattro partite giocate in casa e vinte dal City contro squadre “forti” – Liverpool, United, Everton, Arsenal – almeno un gol il City lo ha sempre preso, e contro l’Arsenal addirittura tre, in un assurdo 6-3 finale.
Se poi invece esce la serataccia, un terribile 0-0 che era meglio uscire, c’è una buona promozione su William Hill, che ha inserito questa partita tra quelle che beneficiano di un rimborso (massimo 20€) per quanto riguarda le scommesse perdenti piazzate su risultato esatto, se la partita finisce appunto 0-0 (e speriamo di no, che palle).
Come detto, Aguero si è fatto male contro il Tottenham e quindi stasera non ci sarà: davanti giocheranno Dzeko e Negredo (avercene, di rimpiazzi così), dietro potrebbe essere riproposto di nuovo Clichy, al posto di Kolarov. Nel Chelsea ci sono tutti a parte Torres: sarà un 4-3-3 con Matic titolare a centrocampo, Eto’o punta centrale e Willian e Hazard più esterni (fuori Oscar).
Probabili formazioni:
MANCHESTER CITY: Hart, Clichy, Demichelis, Kompany, Zabaleta, Silva, Fernandinho, Touré, Navas, Dzeko, Negredo.
CHELSEA: Cech, Azpilicueta, Terry, Cahill, Ivanovic, Ramires, Matic, Lampard, Hazard, Eto’o, Willian.
1 (1.90, William Hill)
RISULTATO ESATTO*: 2-1 (8.50, William Hill *bonus rimborso, se finisce 0-0)
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