Un duello che si rinnova, una rivalità appassionante che si arricchisce di un ulteriore capitolo. Rafael Nadal e Roger Federer sono pronti a sfidarsi per la trentatreesima volta: c’è in palio un posto in finale agli Australian Open contro Stanislas Wawrinka, che nella prima semifinale ha eliminato Tomas Berdych. In queste ore si parla molto delle non perfette condizioni di Nadal, che ha una mano martoriata dalle vesciche: va ricordato, però, che lo spagnolo è stato spesso capace di superare limiti che apparivano quasi invalicabili. Nel 2009, proprio a Melbourne, Rafa disputò una semifinale massacrante contro Fernando Verdasco, che sembrava avergli portato via tutte le energie: l’impressione si rivelò sbagliata, perché il maiorchino recuperò le forze e batté Federer in finale. Lo svizzero ha perso ventidue dei trentadue precedenti: questa volta dovrà cambiare qualcosa a livello tattico, provando a non farsi intrappolare in lunghi scambi da fondocampo e a presentarsi a rete in maniera più frequente, in ossequio ai dettami del suo nuovo coach, Stefan Edberg. Per Roger, però, non sarà facile portare il match su questi binari con continuità, soprattutto se l’incontro dovesse allungarsi. L’impressione è che Federer – apparso in condizioni brillanti nei giorni scorsi – possa entrare maggiormente in partita rispetto a quanto accaduto negli ultimi confronti diretti, ma che Nadal rimanga favorito per la vittoria.
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