Davanti alla “Partita” per eccellenza di questa lega, l’irrefrenabile voglia di fare “tanking” (che, per chi non lo sapesse, significa cercare di perdere più gare possibili per ottenere una posizione alta al Draft) potrebbe anche placarsi per qualche ora. O almeno, lo si spera. Perché la sfida tra Celtics e Lakers (33 titoli in due, fate un po’ voi) non ha mai avuto così poco appeal come quest’anno. Volendo fare un paragone calcistico, immaginatevi Juve e Milan che lottano per non retrocedere in serie B. Una roba inaccettabile per chi segue e conosce la storia di questo sport. I record delle due sono quasi speculari: 14-26 Boston, 14-25 Los Angeles. Ancora più impietosi i numeri che riguardano l’ultimo periodo: una sola vittoria in dieci partite per entrambe. Paradossalmente, stanotte i tifosi verdi e gialloviola (tantissimi anche qui in Italia) si divideranno in due filosofie di pensiero: gufare la propria squadra pensando a giugno e a tutto quel bendidìo che offrirà la lottery oppure tifare come ogni volta contro i rivali di sempre, con buona pace del Draft. Motivi per rimanere svegli sintonizzarsi con il Boston Garden? Tolti i colori delle maglie, solo uno: il ritorno di Rajon Rondo, che stanotte dovrebbe rientrare a distanza di un anno. Con lui sul parquet, per i Celtics – che, tra l’altro, in settimana si sono volutamente indeboliti spedendo Crawford e Brooks a Golden State – sarà dura non vincere.
Fino a qualche settimana fa erano in tre a contendersi la vetta dell’Ovest. Poi, l’infortunio di Westbrook ha scombinato i piani dei Thunder, che, appesi al solo Durant, hanno inevitabilmente perso terreno nei confronti delle altre due. Oggi in cima ci sono solo loro, Spurs e Blazers. Insieme ai Pacers si stanno confermando come le squadre più solide e più continue della lega. E’ ancora regular season, ma il match di stanotte avrà un sapore diverso. Sapore di playoff. Le statistiche parlano da sole. I Blazers sono devastanti in attacco (109,1 punti a partita), primi nella lega per quanto riguarda le percentuali da tre. I texani ne hanno vinte trentuno e perse otto (record leggermente migliore di quello della franchigia dell’Oregon): la solita “macchina perfetta” che non ne vuole sapere di fermare la sua corsa. I Big Threes, sempre decisivi come a vent’anni, ormai non stupiscono più. Chi continua a farlo invece è Marco Belinelli, il migliore dei nero argento dopo il trio sacro Parker-Ginobili-Duncan. La serie positiva degli Spurs dura da sei partite, anche se nella scorsa gara contro i Jazz i ragazzi di coach Popovich hanno rischiato grosso. I Blazers negli ultimi dieci giorni hanno ripreso a marciare, dopo le due sconfitte consecutive con Philadelphia e Sacramento. L’unico precedente risale a oltre due mesi fa: la stagione era appena iniziata e a Portland terminò 115-105 per i padroni di casa. Gli Spurs stavolta saranno più motivati perché una vittoria consoliderebbe il loro primato nella Conference. Si preannuncia comunque una partita punto a punto come in ogni big match che si rispetti.
Over 210.5 (1.60, Eurobet)
1X2 – X 5.5 punti (2.85, Eurobet)
Altri pronostici:
New York Knicks – Los Angeles Clippers 2
Orlando Magic – Charlotte Bobcats Under 190.5
Philadelphia 76ers – Miami Heat 2
Toronto Raptors – Minnesota Timberwolves 2
Washington Wizards – Chicago Bulls 1
Detroit Pistons – Utah Jazz 2 Handicap 5.50
Memphis Grizzlies – Sacramento Kings Under 200.5
Denver Nuggets – Cleveland Cavaliers 2 Handicap 6.50
Phoenix Suns – Dallas Mavericks Over 210.5
Oklahoma City Thunder – Golden State Warriors 1