Il restyling imposto dal general manager dei Kings, Pete D’Alessandro, sa tanto di “o la va o la spacca”. Sacramento infatti, riuscita l’impresa titanica di mantenere la franchigia in California (in estate sarebbe dovuta finire a Seattle, ma poi non se ne face niente a causa di una vera e propria “battaglia” intrapresa dal sindaco e dai cittadini), nell’ultimo mese ha cambiato di nuovo pelle. Fuori Vasquez, Patterson, Mbaha a Moute, Salmons ed Hayes, dentro Derrick Williams, Acy, Gray e, soprattutto, Rudy Gay. La talentuosa ala ex Raptors dal contratto faraonico va a completare una front-court di tutto rispetto, ma da prendere con le pinze: due teste calde come lui e Williams riusciranno a entrare in sintonia con una testa caldissima come DeMarcus Cousins? Il rischio fallimento, insomma, è dietro l’angolo. Fatto sta che i Kings, ora come ora e con questo tipo di roster, sono in grado di poter dire la loro ad Ovest dopo lunghissimi anni. Il successo contro i Rockets nell’ultima gara disputata fa ben sperare in vista del match di stanotte contro i Bobcats. Charlotte, dopo un inizio entusiasmante, adesso è in calo: ha perso le ultime tre partite, nonostante un’ottima difesa e le buone prestazioni di un Kemba Walker sempre più in crescita.
I Thunder, al momento, sono la squadra più solida e continua della lega. Forse quella più difficile da battere insieme ai Blazers, che li precedono di poco nella graduatoria ad Ovest. Vincono ininterrottamente da sei partite e, da ieri notte, sono gli unici a mantenere intatta l’imbattibilità casalinga, dopo la sconfitta dei Pacers contro i Detroit Pistons. Westbrook è ormai tornato ai livelli pre-infortunio e con Kevin Durant (anche lui non sta scherzando, sfiorando già i 30 punti di media) formano la coppia più devastante dell’Nba. Coach Brooks deve solo fare attenzione a non spremerli troppo ed a risparmiargli energia in ottica playoff, visto che il destino di Oklahoma dipende esclusivamente da loro due. Thunder, dunque, in cerca del settimo sigillo consecutivo, con l’obiettivo di scalzare al più presto Portland dal primo posto della Western Conference. Avere ragione dei Nuggets però non sarà semplice. Denver in casa è un osso duro e lo dimostrano i sette successi in dieci match giocati al Pepsi Center. Nel precedente che risale a quasi un mese fa, Oklahoma City la spuntò solo nel finale per 115-113: i Nuggets tornarono a casa a mani vuote, non approfittando di una seratona di Lawson, autore di 29 punti e 8 assist. Probabilemnte anche stavolta ciascuna squadra segnerà oltre i 100 punti, quindi puntare sull’over non è una cattiva pensata.
Over 205.5 (1.70, Eurobet)
1X2 primo quarto – 1 (2.5 punti) (2.75, Eurobet)
Gli altri pronostici:
Cleveland Cavaliers – Portland Trail Blazers 2 Handicap -4.50
Memphis Grizzlies – Los Angeles Lakers Under 195.5
Golden State Warriors – New Orleans Pelicans 1