In arrivo un Tuesday Night davvero scoppiettante e carico di emozioni: oltre al big match della Eastern Conference tra Miami Heat e Indiana Pacers, c’è anche la prima sfida stagionale tra Nets e Celtics, ovvero Paul Pierce e Kevin Garnett contro quella che fino a qualche mese fa era la loro squadra.
Stanno dominando la Eastern Conference, hanno in roster due fenomeni assoluti che rispondono ai nomi di James e George e, se tutto va come deve andare, anche quest’anno ad Est rimarranno solo loro a darsi battaglia per un posto nelle Finals. Serve aggiungere altro per farvi capire che quello tra Indiana e Miami è il big match della notte? Proprio no. In attesa di scoprire se Wade sarà della partita – “Flash” soffre da tempo di un problema al ginocchio e ha saltato l’ultima gara a Detroit, tuttavia contro i Pacers dovrebbe esserci – concentriamoci sul cammino che hanno svolto finora le due squadre. Indiana, lanciata dall’esplosione definitiva di George, sta dimostrando di avere pochi punti deboli: difesa imperforabile e dominio nel pitturato sono le qualità migliori degli uomini di Vogel. Pacers che hanno perso solo tre partite (tutte in trasferta) e sono reduci da un complicato tour ad Ovest dove non hanno affatto demeritato, cogliendo due importanti successi contro Spurs e Clippers. Miami rispetto a Indiana ha perso solo due gare in più (16-5) ma, nonostante il solito devastante LeBron, non si può dire che abbia ingranato (emblematico il blackout coi Pistons di qualche giorno fa). Il fattore campo sarà senza dubbio d’aiuto ai Pacers, ma la partita, Wade o non Wade, si deciderà sotto canestro: non dimentichiamoci che negli scorsi playoff gli Heat hanno sofferto oltremisura il tonnellaggio dei gialloblù. Un dettaglio di cui è meglio tener conto.
Al Barclays Center, a prescindere dallo stato di forma dei protagonisti, potrebbe contare il fattore emotivo. Per la prima volta da quando ha messo piede nella Nba, Paul Pierce – che rientra dopo un infortunio che lo ha tenuto bloccato per circa due settimane – giocherà contro la squadra che lo ha allevato, cresciuto, amato e portato in cima al mondo con il titolo del 2008. Sensazioni simili le proverà Kevin Garnett, che fino a qualche mese fa dichiarava amore eterno ai Celtics, dopo averne incarnato l’animo combattivo per più quasi sei anni, prima di finire anche lui nella trade più chiacchierata dell’estate. Gli occhi saranno puntati tutti su di loro. I due vecchi campioni, nell’occhio del ciclone ai Nets – a New York c’è già chi li considera bolliti – sono chiamati a risollevare le sorti della franchigia bianconera, attualmente agli ultimi posti della Eastern Conference (sei vittorie e quattordici sconfitte finora). Brooklyn stanotte ritroverà anche Deron Williams, anche lui uscito dall’infermeria, ma il vero pericolo per Boston sarà Brook Lopez: il centro, che ne ha messi 32 nell’ultima gara coi Bucks, dovrebbe avere vita abbastanza facile contro una front-court in cui il più alto misura 206 centimetri (Jared Sullinger). Per il resto, i Celtics restano favoriti nonostante giochino in trasferta. I verdi sono sì una squadra indecifrabile, ma stanno crescendo partita dopo partita, allontanando per il momento i sospetti di un possibile “tanking”.
Gli altri pronostici:
Cleveland Cavaliers – New York Knicks 1
Toronto Raptors – San Antonio Spurs 2 Handicap -7.50
Atlanta Hawks – Oklahoma City Thunder 2
Detroit Pistons – Minnesota Timberwolves Under 205.5
Chicago Bulls – Milwaukee Bucks Over 180.5
Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 1
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