David Moyes, attuale allenatore del Manchester United, ha allenato l’Everton per undici anni, dal 2002 al 2013: in tutto questo tempo non ha mai vinto una partita di campionato contro una delle “big four” (Manchester United, Arsenal, Chelsea e Liverpool), e sarebbe una gran beffa se ora ci riuscisse Roberto Martinez, nuovo allenatore dell’Everton, stasera all’Old Trafford, nella 14esima giornata di Premier League. Eppure non si tratta di una possibilità così remota, forse mai negli ultimi anni così probabile come adesso.
L’Everton si trova al quarto posto, a pari punti con il Liverpool, quest’anno ha perso una sola partita e ha trovato nel giovane attaccante belga Lukaku un eccellente fromboliere (8 gol in 11 partite giocate). Oltre a questo va considerato il rendimento di giocatori come Barkley e Deulofeu, che hanno aggiunto creatività e qualità a un organico che già contava su Pienaar e Mirallas.
Il Manchester United di Moyes, invece, dopo un inizio di stagione deludente, sembrava aver ritrovato la forma e lo spirito, ma la partita di tre giorni fa contro il Tottenham ha evidenziato dei limiti a tratti preoccupanti (è finita 2-2, ma il Tottenham poteva farne altri due o tre). Al momento, senza dubbio, il Manchester United non è una squadra in grado di vincere il titolo. Stasera avrà dalla sua parte il fattore campo, che – guardando lo storico contro l’Everton – è un fattore piuttosto rassicurante; eppure l’Everton potrebbe proprio sorprendere e portare via almeno un punto dall’Old Trafford, invertendo una tendenza statistica inequivocabile (ne ha perse 16 e vinta nessuna, delle ultime 20 giocate in questo stadio).
C’è peraltro da considerare l’assenza di Baines, nell’Everton, ma dall’altra parte mancherà Phil Jones. Forse torna van Persie. Un pareggio con gol è ben quotato e, ora come ora, sembra uno scenario piuttosto realistico. Per gli amanti delle statistiche, Lukaku ha segnato una tripletta l’ultima volta che ha giocato contro il Manchester United (maggio 2013, e giocava con il West Bromwich).
Formazioni ufficiali:
MANCHESTER UNITED: De Gea; Rafael, Vidic, Smalling, Evra; Valencia, Fellaini, Giggs, Kagawa, Welbeck; Rooney.
EVERTON: Howard, Oviedo, Distin, Jagielka, Coleman, McCarthy, Barry, Pienaar, Barkley, Mirallas, Lukaku.
X (3.50, #)
LUKAKU MARCATORE (3.00, #)
Che dire del Sunderland? Che dire di una squadra che in casa ha battuto il Manchester City e il Newcastle, e che si trova in fondo alla classifica della Premier League? Che non è il caso di sottovalutarla, malgrado tutto. Nella partita di stasera contro il Chelsea molto dipenderà dalla forma dei blues piuttosto che da quella del Sunderland: il Chelsea strapazza il Sunderland a domicilio quando e come vuole, ma quest’anno ha spesso manifestato dei cali di concentrazione abbastanza inconsueti per le formazioni di Mourinho (poi spesso ripigliano tutto con un gran secondo tempo, come nel 3-1 di domenica scorsa contro il Southampton).
È per questo motivo – cioè le partenze un po’ a rilento del Chelsea, e una certa fragilità in difesa – che un gol del Sunderland ci può stare: da quando perse 2-0 nella prima partita di campionato, peraltro, il Sunderland ha sempre segnato almeno un gol in tutte le partite giocate in casa, anche nelle partite (perse) contro squadre come Manchester United e Liverpool. Che poi il Chelsea la stravinca, ok, resta largamente probabile: tra i precedenti più recenti ci sono un 4-2 e un 2-7 (!). Statistiche sui giocatori: in sette partite di Premier giocate contro il Sunderland, Torres ne ha segnati sei (di cui tre proprio allo Stadium of Light).
Formazioni ufficiali:
SUNDERLAND: Mannone, Bardsley, Dossena, O’Shea, Brown, Ki, Colback, Gardner, Borini, Giaccherini, Altidore.
CHELSEA: Cech, Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Ramires, Lampard; Willian, Mata, Hazard; Torres.
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OVER (1.80, #)
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