Tu pensa che stagione incerta ed emozionante, questo 2013. Sono sette gare di fila che vince sempre Vettel, ed è un record che per adesso condivide con Fangio (stagione 1952-53) e Schumacher (stagione 2004). Se vince anche stasera (il GP è alle 20, si corre a Austin, Stati Uniti), sarà il primo e unico pilota ad averne vinte otto consecutivamente. E lì dietro – dove un po’ di gara ancora c’è – come stanno messi? Che succede stasera?
Vince Vettel?
Quasi certamente. Dato che nelle simulazioni di gara del venerdì non c’era nessun pilota che si avvicinasse ai suoi ritmi, per non veder vincere Vettel servirebbero le note circostanze catalogate alla voce “imponderabile”: forature, fuoripista, penalità, rotture, insomma tutte cose che a lui non capitano quasi mai, e che solitamente capitano al suo compagno di squadra Mark Webber (che già ha il suo da fare per rimediare alle sue consuete partenze disastrose).
Quante soste faranno?
Probabilmente una soltanto, perché le gomme medie durano una ventina di giri e quelle più dure durano tipo per tutta la gara, se non fosse che almeno una volta – per regolamento – tutti devono entrare a cambiarle. Il problema di questo weekend, semmai, è farle entrare in temperatura (successe anche l’anno scorso). Non c’è moltissima differenza di prestazioni tra una mescola e l’altra, eccetto che all’inizio dello stint, dove le medie danno sicuramente qualcosa in più (fino a 1″2); ma dopo una decina di giri il vantaggio si esaurisce e le prestazioni tra dura e media si avvicinano molto.
Le differenze tra piloti della stessa squadra
Dando un’occhiata ai grafici dei long run ci si rende conto che piloti della stessa scuderia con prestazioni molto dissimili ce ne stanno, e non sono soltanto le solite coppie (tra parentesi mettiamo la posizione in griglia): Vettel (1) va molto più forte di Webber (2); Alonso (6) va molto più forte di Massa (13); Grosjean (3) molto meglio di Kovalainen (8, ma secondo noi bravissimo: era fuori da un sacco di tempo); Hulkenberg (4) molto meglio di Gutierrez (20, ma penalizzato di dieci posizioni); Button (15, penalizzato di tre posizioni) andava meglio di Perez (7).
Infine c’è la questione Maldonado (17), che l’anno prossimo non correrà più per la Williams e che ieri ha più o meno esplicitamente accusato la squadra di averlo lasciato solo, con una macchina inguidabile, mentre il suo compagno Bottas (9) è andato decisamente meglio di lui sia venerdì, nelle simulazioni di gara, sia sabato.
I più veloci, a parte Vettel?
C’è Webber, che in teoria corre con lo stesso missile di Vettel, ma che evidentemente non ha mai veramente capito come farlo funzionare uguale. E poi c’è quel problemino che ha con le partenze, e cioè che si ritrova ancora a schiacciare bottoni quando gli altri sono già alla prima curva. Grosjean va molto forte e parte da un’ottima posizione: è lui quello più accreditato a finire quantomeno sul podio. Poi c’è Alonso, con una Ferrari sempre più deludente (anche se lui riesce sempre a metterci sta benedetta pezza, dall’inizio dell’anno). Hamilton ha sempre qualcosa in più di Rosberg sul giro secco, e infatti si è piazzato quinto mentre Rosberg è addirittura dodicesimo (ma venerdì, sui long run, andava più forte Rosberg). Button è andato forte per tutto il weekend, meglio del compagno Perez, ma poi è rimasto inspiegabilmente fuori dalla Q3: salvo imprevisti, dovrebbe risalire parecchie posizioni.
Alonso – Hamilton: 1 (1.87)
Bottas – Maldonado: 1 (1.35)
(quota totale: 3.16, Eurobet)
*C’era un refuso, ora corretto: per il testa a testa Bottas-Maldonado il pronostico è 1, come ampiamente motivato nel testo (e la quota era già quella corretta, 1.35). Grazie per la segnalazione.