I Pacers hanno iniziato questa regular season così come avevano chiuso quella precedente, e cioè vincendo e convincendo. Con il roster praticamente rimasto inalterato dallo scorso anno (è partito Hansbrough, ben sostituito dal veterano Scola), i vicecampioni in carica della Eastern Conference sono gli unici ad essere ancora imbattuti, dopo aver vinto tutte e tre le gare disputate. Così come era già avvenuto cinque mesi fa nei playoff, l’arma con cui coach Vogel mette alle strette gli avversari è sempre quella: la difesa. Per avere una conferma basta dare un’occhiata ai punteggi della partite che ha giocato finora Indiana, nelle quali superare quota 200 punti complessivi era impossibile. Difesa che stanotte verrà però messa a dura prova dai Pistons, che invece di punti in queste prime uscite ne hanno segnati parecchi. Senza contare poi che tre lunghi fisici come Smith, Drummond e Monroe saranno difficili da gestire anche da una frontline rodata e potente come quella dei gialloblù. Il fatto è che i Pacers possono fare affidamento sul solito Paul George: il #24 vanta già una media punti impressionante (25,7 p).
Sulla carta, Suns e Pelicans (sì, si tratta degli ex Hornets che da quest’anno hanno cambiato nomignolo) non sono tra le squadre più forti della lega, e quella di stanotte non è certamente la partita di cartello della giornata. Ma considerato che entrambe più o meno si equivalgono – e che qualche piccolo passo in avanti rispetto agli anni passati l’hanno pur fatto – potrebbe uscirne un confronto vivace e interessante. New Orleans è reduce dalla prima vittoria contro Charlotte (non un’impresa impossibile, per carità) e sembra in crescita: Anthony Davis sta finalmente giustificando la pick n°1 al Draft 2012 e anche il talentuoso reparto guardie, composto da Jrue Holiday, Eric Gordon e Tyreke Evans, ha fatto vedere cose buone. In casa Suns invece c’è grande entusiasmo dopo i due inattesi successi iniziali contro Portland e Utah, dove a brillare è stato uno scatenato Bledsoe, l’esplosivo play giunto in estate in Arizona dai Clippers. Pelicans tutto sommato favoriti, ma la sensazione è che Phoenix darà filo da torcere ai ragazzi di Williams.
La pesante sconfitta di ieri notte a Los Angeles contro i Clippers è paragonabile a un brusco risveglio per i Rockets. Per Houston, infatti, si è trattato del primo scivolone stagionale (137-118), in un momento in cui sembrava girare tutto per il verso giusto. A tradire i texani è stata la coppia di lunghi Howard-Asik, messi costantemente in difficoltà dai rispettivi avversari a tal punto da indurre coach McHale a ridurre il minutaggio del turco. Esperimento già finito? Lo sapremo stanotte. Un back-to-back, per giunta in casa degli ostici Blazers, non è il modo migliore per rialzare la testa, ma Harden e compagni non partono sfavoriti. Portland, che di solito ci tiene a fare bella figura davanti ai propri tifosi, quest’anno attende l’esplosione definitiva dei vari Lillard, Batum e Aldridge per capire dove veramente può arrivare. Quello mandato contro gli Spurs del rientrante Duncan è un già un bel segnale, ripetersi contro Houston sarebbe una bella conferma.
Altri pronostici della notte:
Toronto Raptors – Miami Heat 2
Brooklyn Nets – Utah Jazz 1
New York Knicks – Charlotte Bobcats (1X2 New York da sei o più)
Dallas Mavericks – Los Angeles Lakers 1
Denver Nuggets – San Antonio Spurs 2
Sacramento Kings – Atlanta Hawks 2
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