A metà settembre l’avventura di Dukic sulla panchina del Valencia sembrava già avviata al termine: quattro sconfitte consecutive, tra cui l’imbarazzante 0-3 in casa contro lo Swansea in Europa League, sembravano aver fatto già ricredere i vertici della società che in estate avevano puntato sull’esperienza dell’allenatore serbo. Poi, all’improvviso, sono arrivate tre vittorie consecutive in campionato e il buon pareggio a Bilbao, ma proprio quando la squadra sembrava aver raggiunto una certa solidità (un solo gol subito nella striscia di quelle quattro partite) sono arrivate le sconfitte contro Real Sociedad e Villarreal, e ben 6 gol subiti in due partite.
Contro il Villarreal il Valencia ha fatto vedere tutto il peggio mostrato all’inizio della stagione: a parte il quarto gol (un tiro meraviglioso di Santos), i gol del Villarreal sono stati tutti frutto di grosse ingenuità della difesa. Barragan è ancora infortunato, e stasera a centrocampo non ci sarà neppure lo squalificato Banega (ma c’è già pronto Daniel Parejo, che ultimamente ha fatto bene); dovrebbe invece tornare in campo dal primo minuto Postiga, il migliore attaccante del Valencia, che nelle ultime tre partite era partito dalla panchina (il colombiano Pabon non ha fatto granché). La partita di stasera è da tre punti obbligatori: c’è l’Almeria, ultimo in classifica, reduce da cinque sconfitte, ancora a secco di vittorie e peggior difesa dopo il Rayo (che però paga pure certe imbarcate epiche, mentre l’Almeria ne piglia tanti regolarmente).
Probabili formazioni:
VALENCIA: Alves, Pereira, R. Costa, Ruiz, Guardado, Fuego, Parejo, Feghouli, Jonas, Canales, Postiga.
ALMERIA: Esteban, Rafita, Torsiglieri, Trujillo, Christian, Verza, Azeez, A. Vidal, Soriano, Suso, Rodri.
Partiamo dal Siviglia dicendo che, domenica scorsa, nella vittoria contro l’Osasuna per 2-1, Rakitic ha fatto vedere cose meravigliose (tra cui il primo gol), e che senza Rakitic il Siviglia perderebbe l’ottanta per cento del suo potenziale. È tornato anche Gameiro, che non è entrato molto in partita ma è un ottimo attaccante. Con o senza Rakitic, però, il Siviglia stasera non avrà moltissimo da dire, anche considerando che è una squadra che sta facendo molto bene in casa, ma che in campionato – compresa la scorsa stagione – non ottiene un successo in trasferta da 21 partite. E il Bernabeu non sembra esattamente il campo in cui si possa interrompere facilmente la striscia negativa.
Contro il Barcellona il Real Madrid ha molto recriminato per quel rigore non concesso a Ronaldo, che secondo Ancelotti avrebbe di fatto cambiato la partita. È vero solo in parte: il Real Madrid ha per lunghi tratti faticato anche a Barcellona, a causa della solita macchinosità della manovra e a causa di una disposizione in campo un po’… strana, ecco. È comunque mancato ancora una volta l’apporto di giocatori che si sperava diventassero subito fondamentali: Bale, su tutti. Una parte dei guai è anche dovuta alla lunga assenza di Xabi Alonso, che fortunatamente dovrebbe rientrare proprio stasera (dalla panchina) e riportare un po’ di equilibrio in una squadra che finora non ne ha dimostrato moltissimo e che ha spesso costretto l’allenatore a una serie di infelici esperimenti (Sergio Ramos a centrocampo però rimane un mistero).
Dovrebbero partire dal primo minuto anche i giocatori subentrati a partita in corso contro il Barcellona: Illarramendi ha dimostrato se non altro buona personalità e, quanto a Benzema, quella traversa trema ancora (discontinuo o no, forse per adesso non può essere messo in discussione).
Probabili formazioni:
REAL MADRID: D. Lopez, Arbeloa, Pepe, Varane, Marcelo, Modric, Illaramendi, Bale, Isco, Ronaldo, Benzema.
SIVIGLIA: Beto, Figueiras, Pareja, Carrico, Moreno, Mbia, Iborra, Jairo, Rakitic, Vitolo, Gameiro.