Motivi di interesse di questo GP
È un lavoraccio, trovarne. Diciamo che la mescola morbida portata da Pirelli in Corea (la supersoft, la più morbida delle quattro mescole disponibili) è un po’ troppo morbida: in questo weekend molte macchine – anche quelle che solitamente non hanno consumi eccessivi delle gomme, tipo Ferrari – non riuscivano neppure a chiudere il giro, che già nel terzo settore le prestazioni calavano. La tenuta di questa mescola sulla lunga distanza di uno stint di gara – almeno una volta devono montarla per forza, da regolamento – rappresenta effettivamente un’incognita che potrebbe riservare qualche sorpresa. L’altra è il meteo: dice che forse arriva un tifone, ma facciamo finta che non ci sarà, perché sono tipo quattro gare che li stiamo a sentire e poi non arriva un accidente. La cosa sicura sarà il vento forte. E che provoca il vento? Prestazioni altalenanti di giro in giro, e altri casini con gli assetti, i consumi e le velocità di punta: però vale per tutti.
Come vanno qui le cose, di solito
Tanto per tenere alta l’attenzione di un ipotetico telespettatore della domenica mattina, diciamo anche che Yeongam non è mai stata la gara che tutti si attendevano al sabato. Nel 2010 le Red Bull, in prima fila, dovevano fare doppietta facile: Webber uscì per un incidente, Vettel ruppe il motore, Alonso vinse la gara. Nel 2011 doveva essere una gara da cinque pit-stop, e poi fu una gara da due sole soste (vinse Vettel). L’anno scorso Alonso era il favorito a detta di tutti, nonostante la partenza dal quarto posto, e invece vinse Vettel facile facile. Quest’anno qualsiasi persona esperta o inesperta di Formula 1 direbbe «vince Vettel» (che infatti sta a quota 1.45, cose memorabili davvero), ma alla fine venerdì non s’è mica capito chi era quello messo meglio col passo gara: la Red Bull bene sicuro, con la media, ma nessuno sa con esattezza come andranno e quanto dureranno le macchine con la mescola più morbida, come detto.
Previsioni
Probabilmente sarà una gara da due soste per tutti, ma sempre a seconda della tenuta delle morbide. Nei long run del venerdì le Red Bull e le Lotus (Raikkonen) erano mediamente quelle con le migliori prestazioni, sia con l’una che con l’altra mescola. Hamilton, che pure andava forte con tutte e due, con le morbide non durava più di tre giri. La Ferrari bene con le medie, malissimo con le morbide (giravano anche due secondi al giro più lenti, a volte, che è una tragedia). Di buono c’è che Alonso se ne mangia sempre almeno un paio in partenza, e poi tiene duro fino alla fine: il podio rimane fattibile, nonostante sia stato per la Ferrari forse il peggiore venerdì di questa stagione (più lenti pure di Button, a tratti).
Di Resta – Sutil 1 (1.85)
Bottas – Maldonado 2 (1.85)
(quota totale: 8.21, Eurobet)