Sabato sera si gioca il derby probabilmente più noto e più equilibrato di tutta la Spagna (non il più sentito: in Spagna i derby sono tanti, e in alcune città ci sono tifosi che forse preferirebbero retrocedere piuttosto che perdere quella sola partita). Real Madrid – Atletico Madrid non è mai stata una partita come le altre, nel senso che – come spesso capita in tutti i derby del mondo – non sempre la squadra più forte è riuscita a vincere la partita, neppure negli anni in cui la differenza tra le due squadre era particolarmente evidente. È diventata una partita ancora più spettacolare e combattuta in anni recenti, in seguito ai progressi importanti dell’Atletico (sotto la gestione di Diego Simeone), che tutto sommato ha espresso un calcio – se non migliore – certamente più divertente di quello del Real Madrid. Vediamo di capire che partita possiamo aspettarci stasera.
Come sta il Real Madrid?
A Elche il Real Madrid ha rubato i tre punti. Sono brutte espressioni, stantie e banali, e le detestiamo noi per primi; ma nessuna parola meglio che “rubare” esprime la vittoria per 2-1 contro l’Elche, mercoledì sera. Nel primo tempo Sergio Ramos andava espulso per seconda ammonizione, senza manco stare a parlarne. Può capitare, e d’accordo. Ma quel rigore del 2-1 concesso al 94′ – oltre il tempo di recupero, per un fallo ridicolo e inesistente su Pepe (era fallo in attacco, ma che diamine!) – è un errore inaccettabile per un arbitro del più importante campionato calcistico spagnolo (e infatti Cesar Muniz Fernandez la pagherà cara: è pronto un lunghissimo stop). E se girano a noi da qui, che non ce ne frega sostanzialmente niente, figuratevi a una neopromossa che ha dominato per lunghi tratti la partita e che, da un paio di minuti, era riuscita a raggiungere il pareggio grazie al bel gol di testa di Boakye (in prestito all’Elche dalla Juventus). Veramente una brutta, ingiustissima partita, e il primo a sembrarne sinceramente rammaricato in conferenza stampa pareva proprio Ancelotti.
Favori arbitrali a parte, proprio non ci siamo: questo Real Madrid, al momento, è anche peggio dell’ultimo Real fiacco e demotivato di Mourinho. «Se vogliamo battere l’Atletico, dovremo giocare molto meglio di così», ha detto Ancelotti in conferenza stampa. Il problema è che il Real Madrid sembra debole proprio lì dove dovrebbe essere forte: la manovra è lenta, macchinosa, c’è poca velocità e le partite vengono quasi sempre risolte da gol abbastanza fortuiti o da grandi giocate individuali. Da questo punto di vista, Bale – che stasera dovrebbe partire titolare dal primo minuto, superato un lieve fastidio muscolare – potrebbe fluidificare la manovra e portare tutta la squadra a spingersi molto più rapidamente nell’area avversaria. Resta però l’impressione che bisognerà attendere ancora diverse giornate di campionato prima di poter riconoscere il lavoro di Ancelotti nel nuovo Real Madrid. Perché no, per adesso il Real Madrid sta giocando molto male, ed è veramente un caso che si ritrovi comunque a due punti dalla vetta.
Come sta l’Atletico Madrid?
Con 6 vittorie su 6 partite – 18 punti, 18 reti segnate e solo 5 subite – l’Atletico ha eguagliato la sua miglior partenza in campionato di sempre (’64-’65, ’91-’92). L’Atletico non solo è in testa alla classifica, insieme al Barcellona, ma ha già ampiamente dimostrato che la cessione di Falcao non ha compromesso il livello di competitività della rosa. Anzi probabilmente l’Atletico ne ha guadagnato: adesso lì davanti c’è abbondanza, e diverse soluzioni alternative. Lasciando da parte le garanzie rappresentate da un attaccante indiscutibile come David Villa (e anche la puntualità del giovanissimo Leo Baptistao nel farsi trovare sempre pronto all’occorrenza), i titoli principali di questa stagione forse sono proprio per Diego Costa, classe ’88, un gioiello che l’Atletico aveva in casa da anni e che finalmente ha trovato lo spazio sufficiente per esprimere il suo talento (7 gol in 6 partite).
L’Atletico ha giocato martedì scorso contro l’Osasuna (un giorno di riposo in più – e una partita molto più semplice – rispetto al Real): nonostante il solo gol di differenza, la partita contro l’Osasuna non è mai stata veramente a rischio per l’Atletico, che peraltro non schierava alcuni titolari importanti, e che in ogni caso ha giocato una partita intelligente, senza correre troppo e senza sprecare troppe energie in vista del derby.
Le formazioni
Nel Real Madrid dovrebbe rientrare Marcelo, che però probabilmente partirà dalla panchina: Coentrao prenderà il suo posto. Di Maria cederà il posto a Bale, che questa settimana si è allenato regolarmente. Nell’Atletico l’unico dubbio rimane Mario Suarez, che martedì ha rimediato una brutta botta in un contrasto ma che alla fine dovrebbe farcela a recuperare (altrimenti al suo posto è già pronto Tiago, che all’Atletico – checché se ne dica – ha sempre fatto la figura del gemello forte di quel Tiago della Juve).
I precedenti
Nell’ultimo incontro tra queste due squadre a vincere fu l’Atletico, l’anno scorso al Bernabeu in finale di Coppa del Re, una vittoria che all’Atletico mancava da 14 anni. Miranda segnò ai supplementari il gol decisivo proprio a Diego Lopez (titolare anche stasera, a distanza di mesi e con un nuovo allenatore, a dimostrazione che le antipatie di Mourinho per Casillas – se reali – non hanno mai influenzato le scelte del tecnico portoghese).
Il pronostico
Un pareggio, probabilmente. La maggiore forza del collettivo dell’Atletico Madrid è controbilanciata dal talento individuale di alcuni giocatori del Real (i soliti) capaci di risolvere partite giocate comunque malissimo dai loro compagni. Goleade magari no: perché le difese sono solide, perché il pareggio in fondo non dispiacerebbe a nessuna delle due, e perché non ci sarà grande inclinazione a scoprirsi esponendosi al rischio delle ripartenze (se ti scappano Bale o Ronaldo, è la fine). Ma alla fine il “gol” ci può stare.
Probabili formazioni:
REAL MADRID: D. Lopez, Arbeloa, Pepe, Ramos, Coentrao, Khedira, Modric, Bale, Isco, Ronaldo, Benzema.
ATLETICO MADRID: Courtois, Juanfran, Miranda, Godin, F. Luis, Gabi, Suarez, Koke, Turan, Villa, Costa.