Finora, la stagione sul cemento americano era stata negativa per Andreas Seppi, che aveva ottenuto una sola vittoria e ben tre sconfitte tra Montreal, Cincinnati e Winston Salem. Agli US Open, però, il giocatore italiano si è presentato molto meglio: i successi su Xavier Malisse e Somdev Devvarman lo hanno proiettato al terzo turno, dove affronta Denis Istomin. Sarà il settimo confronto tra Andreas e l’uzbeko. Gli ultimi tre (Wimbledon 2012, Australian Open e Wimbledon 2013) sono finiti al quinto set: la prima di queste tre sfide è stata vinta da Istomin, mentre le altre due da Seppi, che è complessivamente avanti per 5-1 nel bilancio dei precedenti.
La carriera dei tennisti si è molto allungata, rispetto ad alcuni decenni fa: per i giocatori giovani non è facile emergere, mentre i più esperti prolungano la loro attività agonistica, spesso con ottimi risultati. È il caso, ad esempio, di Tommy Haas e Mikhail Youzhny, due “vecchietti” terribili, straordinari interpreti di quel rovescio ad una mano che le nuove generazioni tendono sempre più ad abbandonare. Il bilancio dei precedenti tra il trentacinquenne Tommy Haas ed il trentunenne Mikhail Youzhny è sul 4-4, ma il tedesco si è imposto con un clamoroso 6-1 6-1 6-3 nell’ultima sfida, disputata quest’anno al Roland Garros.
A proposito di “vecchietti” che non intendono arrendersi (ne parlavamo sopra, a proposito del match tra Tommy Haas e Mikhail Youzhny), come non citare Lleyton Hewitt? L’australiano – ex numero uno del mondo, campione agli US Open nel 2001 e a Wimbledon nel 2002 – continua ad esibire la sua proverbiale grinta: in questa edizione dello Slam newyorkese, ha prima battuto Brian Baker e poi addirittura eliminato Juan Martin Del Potro, piegato per 6-1 al quinto set. A questo punto, Hewitt ha buone possibilità di prolungare ulteriormente il suo cammino e di arrivare agli ottavi: anche Evgeny Donskoy, infatti, è un avversario alla sua portata.
La settima giornata degli US Open 2013 – che in campo maschile è dedicata alla disputa degli ultimi otto match di terzo turno – propone le prime quattro sfide degli ottavi di finale nel singolare femminile. Interessante, in particolare, quella tra Agnieszka Radwanska ed Ekaterina Makarova. La Radwanska, numero 4 della classifica mondiale, cerca di sfatare un tabù: gli US Open, infatti, sono l’unico appuntamento dello Slam in cui finora la polacca non sia riuscita ad arrivare almeno ai quarti. Potrebbe farcela in questa occasione: la Makarova ha perso tutti e tre i precedenti, peraltro senza mai vincere un set.
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