Kei Nishikori è il miglior tennista giapponese dell’era Open (iniziata nel 1968, quando questo sport – che prima era riservato ai soli dilettanti – venne aperto anche ai professionisti). Ormai giunto a ridosso dei top ten, Nishikori riesce a giocare particolarmente bene sulle superfici rapide: sul cemento outdoor di Cincinnati, parte favorito in vista del suo match d’esordio contro lo spagnolo Feliciano Lopez.
Pochi mesi fa, al Roland Garros, Tommy Robredo è diventato il primo tennista capace di recuperare due set di svantaggio in tre partite consecutive giocate in una prova dello Slam: i successi ottenuti in rimonta contro Igor Sijsling, Gael Monfils e Nicolas Almagro gli hanno consentito di centrare questo record. A Cincinnati, lo spagnolo debutta contro Thomaz Bellucci, che è reduce da cinque sconfitte di fila: il brasiliano è senza vittorie dal 9 luglio.
Dopo aver disputato due finali consecutive (quella vinta ad Atlanta contro Kevin Anderson e quella persa a Washington con Juan Martin Del Potro), John Isner è arrivato stanco a Montreal, dove è stato eliminato da Vasek Pospisil al primo turno. Ora, il gigante statunitense ha avuto modo di recuperare energie preziose: il suo micidiale servizio potrebbe fare la differenza nel match contro Florian Mayer.
Al rientro dopo aver superato l’ennesimo infortunio della sua carriera, Brian Baker ha approfittato di una giornata storta di Denis Istomin e si è qualificato per il secondo turno del torneo di Cincinnati. Un successo meritato ed importante anche per il morale dello statunitense, che però difficilmente potrà ripetersi contro Grigor Dimitrov: il giovane bulgaro, sempre più in rampa di lancio, ha impressionato ieri nel match vinto ai danni di Nicolas Almagro.
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