Momento non facile per Alexander Dolgopolov: l’ucraino è stato immediatamente eliminato dagli ultimi due tornei che ha disputato, quelli di Amburgo ed Umago. Potrebbe fare meglio sul cemento outdoor di Washington, dove raggiunse la finale nella passata edizione, prima di arrendersi di fronte a Tommy Haas. Quest’anno, “Dolgo” debutta contro Somdev Devvarman, avversario che appare alla sua portata.
Dmitry Tursunov è un esperto tennista russo, che si esprime bene soprattutto sulle superfici veloci, ha conquistato sette titoli in carriera e vanta anche due finali perse. Il suo miglior risultato nel torneo di Washington è rappresentato dalla semifinale raggiunta nel 2006. In questa edizione, Tursunov ha un esordio non impossibile contro Jesse Levine, che aveva perso le qualificazioni, ma poi è stato ripescato ed è entrato in tabellone come “lucky loser”.
Genio e sregolatezza: Bernard Tomic, classe 1992, è uno dei giovani più interessanti del tennis mondiale ed è dotato di un grande talento, ma finora è riuscito ad esprimerlo solo a sprazzi. Nelle scorse settimane, però, il suo rendimento è cresciuto, come testimoniano i quarti di finale raggiunti ad Eastbourne e gli ottavi centrati a Wimbledon. L’australiano prova a confermarsi a Washington, a cominciare dal match che lo vede opposto a David Goffin.
Milos Raonic torna in campo a poco più di un mese dalla deludente performance esibita a Wimbledon, conclusa con un’eliminazione al seondo turno per mano di Igor Sijsling. Già nelle settimane precedenti, peraltro, il canadese aveva mostrato una preoccupante involuzione, quasi inspiegabile. Raonic va in cerca di riscatto sul cemento americano, che può esaltare il suo ottimo servizio: Samuel Groth, numero 228 del mondo, non dovrebbe creargli problemi.