Nella fase iniziale del quarto di finale contro David Ferrer, Juan Martin Del Potro è caduto rovinosamente e ha sollecitato ulteriormente il suo ginocchio sinistro, al quale si era già fatto male nel match di terzo turno con Grega Zemlja. Dopo un breve stop, però, “Delpo” ha ripreso a giocare senza problemi e ha battuto Ferrer in modo netto. Fugati i dubbi sulle condizioni fisiche dell’argentino, insomma, Novak Djokovic dovrà stare molto attento in questa semifinale, perché troverà dall’altra parte della rete un avversario molto determinato, che – proprio come il serbo – non ha ancora perso un set in questo torneo. Djokovic è in vantaggio per 8-3 nel bilancio totale dei confronti diretti, ma Del Potro ha vinto l’unico precedente su erba, cioè il match che nel 2012 gli valse la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra. L’argentino, dunque, potrebbe creare problemi al numero uno del mondo, che comunque parte favorito e non vorrà perdere l’opportunità di raggiungere la sua seconda finale a Wimbledon, dopo quella vinta nel 2011 contro Rafa Nadal.
Ha dovuto soffrire molto più del previsto, ma alla fine Andy Murray è riuscito ad eliminare Fernando Verdasco nei quarti, recuperando due set di svantaggio ed alimentando le speranze del popolo britannico, che si augura di vedere un suo connazionale tornare a vincere il titolo a Wimbledon, a 77 anni di distanza dal terzo ed ultimo trionfo di Fred Perry ai Championships. Murray, insomma, prova a riscrivere la storia: un obiettivo già centrato da Jerzy Janowicz, che è diventato il primo tennista polacco capace di raggiungere le semifinali in un torneo dello Slam nel singolare maschile. Janowicz ha già dimostrato di poter mettere in difficoltà il suo prossimo avversario: lo ha sconfitto lo scorso anno, nel Masters 1000 di Parigi-Bércy. Sarà difficile, però, che riesca a ripetersi sul campo centrale di Wimbledon, in una semifinale, con tutto il carico di emozioni che un match di questa importanza comporterà. Murray, oltretutto, potrà contare su enormi motivazioni e sulla spinta di un popolo intero.
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