Eccezion fatta per la sua prima partecipazione, datata 2008 e chiusa immediatamente con una sconfitta all’esordio con Marat Safin, Fabio Fognini ha sempre superato almeno un turno a Wimbledon. In questa edizione dei Championships, il tennista italiano è la testa di serie numero 30 e debutta contro Jurgen Melzer, che è un avversario esperto ed insidioso, ma sta giocando male da un paio di mesi a questa parte: l’austriaco ha perso sei delle ultime sette partite che ha disputato.
Lo scorso anno, Lukas Rosol fu artefice di una delle più clamorose sorprese della storia del torneo di Wimbledon: fu capace di eliminare Rafa Nadal al secondo turno, ed il fatto che il campione spagnolo non fosse al top della condizione riduce solo relativamente l’importanza dell’impresa compiuta dal ceco. Rosol, del resto, è dotato di un ottimo servizio, che fece la differenza nel match appena ricordato. Per Julian Reister, numero 122 del mondo, si preannuncia un impegno non facile.
Dustin Brown è dotato di un doppio passaporto: ha giocato sotto i colori giamaicani fino all’ottobre del 2010, per poi iniziare a rappresentare la Germania. Non ha mai ottenuto grandi risultati in singolare, e quest’anno ha giocato una sola partita nel tabellone principale di un torneo del circuito maggiore: quella persa a Doha contro David Ferrer. Guillermo Garcia Lopez, invece, è un tennista di buon livello e sta attraversando un periodo positivo: pochi giorni fa, è arrivato in semifinale a ‘s-Hertogenbosch.
Tra tutti i match in programma nella prima giornata, quello che vede di fronte Lleyton Hewitt e Stanislas Wawrinka è probabilmente il più interessante. Hewitt, che conquistò il titolo a Wimbledon nel 2002, è ancora in grado di esibire la sua proverbiale grinta e di mettere in difficoltà moltissimi avversari. Wawrinka, però, sta disputando un’ottima stagione: nonostante abbia appena perso la finale del torneo di ‘s-Hertogenbosch contro Nicolas Mahut, lo svizzero sembra partire leggermente favorito.