Denis Istomin riesce ad ottenere i suoi migliori risultati sulle superfici rapide. Ha disputato le uniche due finali della sua carriera sul cemento all’aperto di New Haven (nel 2010) e su quello indoor di San José (2012). Tre anni fa, sull’erba del Queen’s, l’uzbeko raggiunse il terzo turno e creò molte difficoltà anche a Rafa Nadal. In questa edizione del torneo londinese, Istomin potrebbe debuttare bene contro Andrey Kuznetsov.
Dopo quello tra Guillaume Rufin ed Edouard Roger Vasselin, disputato nella prima giornata del torneo, c’è un altro derby francese al Queen’s: Adrian Mannarino e Julien Benneteau sono pronti a sfidarsi. Benneteau, reduce da una buona performance al Roland Garros, ha una qualità di gioco decisamente maggiore rispetto al suo connazionale, che sopravanza di quasi ottanta posizioni nel ranking ATP: numero 32 contro 111.
Il titolo vinto ad inizio stagione a Sydney sembrava lasciar presagire un’annata positiva per Bernard Tomic, che invece ha deluso molto negli ultimi mesi. Il giovane australiano potrebbe invertire la tendenza al Queen’s, a cominciare dal match di primo turno contro Benjamin Becker, che la scorsa settimana ha raggiunto la finale al challenger di Nottingham, ma ha perso gli ultimi sette match giocati nel circuito maggiore.
Ryan Harrison è considerato da anni un astro nascente del tennis statunitense, ma non è mai riuscito ad esplodere davvero: di recente, dopo aver sfiorato un successo di prestigio al Roland Garros contro John Isner (era avanti di due set, ma poi si è fatto rimontare e ha perso 8-6 al quinto), è andato a disputare il challenger di Nottingham ed è stato eliminato al primo turno. Jarkko Nieminen, giocatore di grande esperienza, parte leggermente favorito.