Una delle cose che ogni tanto si sente dire da chi non pratica sport – né a livello agonistico né a livello amatoriale – è che le scarpe sono tutte uguali: falsissimo. Anche chi corre per passione, e da abbastanza tempo da aver dovuto rimpiazzare le sue vecchie scarpe da running almeno una volta, sa benissimo che da marca a marca e da modello a modello a volte passano differenze macroscopiche. Poi uno fa esperienza e, dando per scontata la comodità, comincia a fare attenzione ad altre cose: il peso, la flessibilità, i materiali della suola, la capacità ammortizzante e altro. Di solito, se l'obiettivo sono le prestazioni e il comfort, l'estetica diventa perfino un fattore secondario (esistono scarpe orrende che funzionano una meraviglia).
Questo discorso è ancora più rilevante nel caso delle scarpe da calcio, dove bisogna fare anche altre considerazioni prima dell'acquisto: per esempio, in questo caso diventa decisivo anche il materiale esterno della scarpa, quello che impatta con il pallone (la tomaia). Adidas ha una grande esperienza e una lunghissima tradizione nella manifattura di scarpe da calcio: molti calciatori di fama mondiale indossano scarpe Adidas e sono da tempo testimonial del marchio. Ma per la sua nuova Nitrocharge 1.0 Adidas ha scelto di lavorare con testimonial che di solito non finiscono sotto i riflettori o sui titoli dei giornali, eppure sono spesso più decisivi degli attaccanti: i terzini e i centrocampisti (spesso detti cursori, da cui si intuisce evidentemente la loro attendibilità nel giudizio delle scarpe da professionisti).
De Rossi è stato scelto come testimonial italiano: nei successi della nazionale negli ultimi dieci anni è stato sempre decisivo, ed è esattamente il genere di calciatore che – sia che giochi bene sia che giochi meno bene – percorre sempre chilometri e chilometri per novanta minuti. Gli altri testimonial: Dani Alves è uno dei migliori terzini al mondo; Lavezzi ce l'hanno portato via dalla Serie A, tanto era forte; e infine Javi Martínez ha vinto praticamente tutto, tra nazionale spagnola e Bayern Monaco.
La cosa che più risalta guardando – e calzando – la nitrocharge 1.0 è una fascia gialla che dalla punta avvolge tutta l'arcata della scarpa: non è soltanto un elemento di design, è un brevetto Adidas chiamato ENERGYSLING e serve a stabilizzare la scarpa assicurando massima reattività durante i cambi di direzione laterali. All'interno della scarpa, nella parte anteriore, è presente un elemento elastico nella suola (ENERGYPULSE) che serve a garantire maggiore ritorno e supporto negli scatti veloci, quando il peso viene spostato in avanti. I tacchetti sono i TRAXION 2.0, uno dei migliori compromessi tra leggerezza e stabilità disponibili nel mercato degli scarpini da calcio. La tomaia esterna è in Hybridtouch, un sottile rivestimento in pelle naturale e sintetica che è la migliore soluzione per comfort e controllo di palla.
Un'altra caratteristica molto interessante delle nitrocharge 1.0 è la presenza di un chip digitale che permette di tenere traccia delle proprie prestazioni: i chilometri totali percorsi, la velocità massima raggiunta, il numero di sprint e altro. E poi visualizzare tutto sul pc e condividere i risultati online.
Quali sono le vostre impressioni? E le vostre scarpe preferite?
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