ZONA EUROPA
In teoria la quarta classificata al termine del campionato spagnolo 2012-13 disputerà i preliminari di Champions League, mentre quinta e sesta andranno in Europa League. In pratica la situazione in zona Europa è un po’ più incasinata a causa di due elementi da tenere in considerazione (e opportunamente segnalati nei commenti della scorsa settimana).
Fatto 1. Chi vince la finale di Coppa del Re guadagna automaticamente l’accesso all’Europa League della prossima stagione; ma siccome la finale di quest’anno sarà tra due squadre – Real Madrid (secondo) e Atletico Madrid (terzo) – già virtualmente qualificate per la prossima Champions, il posto vacante in Europa League verrà occupato dalla settima in classifica.
Fatto 2. Il 14 maggio si terrà la prima udienza del ricorso del Malaga al CAS per ridurre o cancellare la squalifica UEFA dalle competizioni europee. Dovesse andar male, si libererebbe un posto in Champions League (per la quinta classificata) e, a scalare, un posto in Europa League (per l’ottava classificata).
In un modo o nell’altro, le squadre di questa parte di classifica che al momento giocano ancora con vere motivazioni sono: Real Sociedad, Malaga, Valencia, Betis e Rayo Vallecano (con Getafe, Siviglia ed Espanyol “interessate” a un’eventuale conferma della squalifica del Malaga ma forse già troppo distanti da Betis e Rayo, che giocheranno tosto fino alla fine).
ZONA SALVEZZA
Qui è più semplice: retrocedono le ultime tre e amen. Le squadre a rischio – in ordine di classifica dal basso, ma non di pericolo (per ragioni di calendario) – sono: Maiorca, Saragozza, Celta Vigo, Deportivo, Granada e Osasuna.
ZONA NIENTE
Il che lascia di fatto lì a metà classifica un pugno di sei squadre – ma tre in particolare – prive di vere motivazioni (a parte lo sport, l’onestà eccetera eccetera): Getafe, Siviglia, Espanyol, Valladolid, Levante e Athletic Bilbao.
LE PARTITE DEL 4 E 5 MAGGIO
Alla luce di queste considerazioni, il primo risultato molto probabile di questo weekend è la vittoria interna del Valencia contro l’Osasuna. Vero che l’Osasuna è a rischio retrocessione, ma il Valencia – che viene dalla pesante sconfitta nello “scontro diretto” contro la Real Sociedad (4-2) – giocherà con tutti i titolari a disposizione mentre l’Osasuna è senza l’attaccante più forte, Armenteros, fuori per infortunio. E comunque si gioca pur sempre al Mestalla. C’è di buono che l’Osasuna deve far punti e quindi la quota per la vittoria del Valencia non è poi così scandalosamente bassa.
Probabilmente il Granada si giocherà tutto tra due settimane nello scontro diretto contro l’Osasuna (e a quel punto forse sarà già partita di verdetti pesanti). Ma intanto deve vedersela contro il Malaga, che comunque sta continuando a giocare come se la squalifica UEFA non esistesse. È una partita equilibrata, non da pronostico secco, come dimostrano le quote 1X2; ma considerando che il Malaga è al completo, che dovrebbe pure rientrare Joaquín (tenuto a riposo la scorsa settimana) e che il Malaga ha sempre segnato almeno un gol nelle ultime cinque partite, la scommessa meno rischiosa è che riesca a farne uno anche a Granada.
Poi c’è la partita bella del weekend – che fanno anche in tv – tra due squadre che segnano molto: Deportivo-Atletico. Nonostante le assenze per squalifica di Pizzi e Abel Aguilar, il Deportivo deve giocare al meglio e fare più punti possibile adesso perché le ultime due partite saranno scontri con due squadre in lotta per il posto in Champions: alla penultima giornata gli tocca la trasferta a Malaga, nell’ultima ospita la Real Sociedad. Questa sulla carta sarebbe la partita più difficile per il Deportivo, ma in fondo l’Atletico non chiede più molto a questo campionato, dopo un girone di ritorno non perfetto (a sei punti dal Real Madrid, il secondo posto è andato). Quello che è improbabile è che l’Atletico rimanga a secco di gol, visto che anche in trasferta almeno uno lo fa sempre.
L’altro risultato molto probabile del weekend è la vittoria del povero Maiorca, ultimo in classifica, in casa contro il Levante. Probabilmente il Maiorca è spacciato comunque (tra le altre, dovrà ancora affrontare il Betis in casa e l’Atletico in trasferta) ma se non fa i tre punti adesso contro il Levante – che si è messo in modalità crociera e ha perso le ultime quattro partite di fila – può anche abbandonare ogni speranza.
Anche questa la fanno in tv, ma per come l’abbiamo pensata dovrebbe essere una partitaccia: Siviglia ed Espanyol sono due squadre che non chiedono assolutamente più niente al loro campionato. E con diversi acciaccati e infortunati. Stanno bene tutte quelle giocate tristissime, dal pareggio secco all’UNDER (l’Espanyol ne ha fatti otto nelle ultime dieci partite). Ma una bella giocata – un po’ più rischiosa ma comunque ben quotata – deriva dall’idea che le due squadre possano avere ancora meno motivazioni nella seconda metà della partita, specie se il risultato dovesse essere in parità (e col passare dei minuti aumenterebbe la voglia di lasciare tutto com’è). Magari in quei secondi 45′ di gioco un gol può anche arrivare; due forse no.
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