Ultima chance per i Nets, sconfitti due notti fa a Chicago dopo una gara infinita: alla squadra newyorkese serve un successo per non uscire dai playoff. Atlanta ospita i Pacers con l’obiettivo di riportare in parità la serie. Houston cerca una vittoria per allontanare lo spettro dello sweep.
Uno spot per il gioco del basket. Così gli addetti ai lavori hanno definito gara 4, conclusasi dopo più di tre ore al terzo (!) overtime con il successo dei Bulls per 142 a 134. Brooklyn, quasi sempre sotto per tutta la partita, ha ceduto solo nei minuti finali. Gli 80 punti dei big three dei Nets (Williams, Johnson e Lopez) non hanno potuto nulla davanti a un Nate Robinson in serata di grazia: Kryptonate ne ha messi addirittura 34 dalla panchina. Al piccolo folletto gli è entrato praticamente di tutto. La serie si ritrova così nelle mani di Chicago che stanotte a New York con una vittoria potrà già staccare il biglietto per le semifinali di Conference dove troverebbe i campioni in carica dei Miami Heat che ieri hanno archiviato il primo turno coi Bucks. Ultima spiaggia, invece, per Brooklyn: l’obiettivo dei Nets, per non capitolare davanti ai propri tifosi, è tornare tra due giorni in Illinois e puntare a gara 7.
Degli irriconoscibili Pacers sono durati solo due quarti in quel di Atlanta. Gara 3, infatti, è stato un match a senso unico, dove gli Hawks, pur non brillando, sono riusciti a portare a casa un successo (90-69) che potrebbe far diventare decisamente più lunga una serie che, visto l’andazzo delle prime due partite, appariva già decisa. Ripetersi pure stanotte non sarà una passeggiata: imparata la lezione di sabato scorso – gli unici a non sfigurare sono stati i soliti George e West – Indiana scenderà sul parquet della Philips Arena con un atteggiamento diverso, ripartendo dalle convincenti vittorie di gara 1 di e gara 2. Atlanta, dal canto suo, sa che non può fallire e si affiderà ancora alla fisicità di Josh Smith e ad Al Horford che in gara 3 ha stravinto il duello – una bella rivincita per il centro portoricano – con il suo pari ruolo Hibbert (26 punti più 16 rimbalzi).
Comunque vada a finire, i Rockets si mangeranno le mani a lungo. La serie vede Oklahoma avanti per tre successi a zero, ma Houston è più volte andata vicina ad un’impronosticabile vittoria sulla quale nessuno, due settimane fa, avrebbe puntato un centesimo. Anche in Texas, due notti fa, ai Thunder privi di Westbrook – stagione finita per il playmaker – è servito il miglior Durant (41 punti) per piegare i biancorossi, autori di una clamorosa rimonta grazie ai canestri di un James Harden indiavolato. La guardia ex Arizona metterà in difficoltà i suoi ex compagni anche stanotte, in una gara 4 che si preannuncia infuocata: i Rockets non hanno nulla da perdere e approfitteranno delle assenze importanti di Oklahoma per giocarsi un’altra chance tra due giorni. Durant, che adesso deve caricarsi sulle spalle tutto il peso dell’attacco dei Thunder, non può sempre fare miracoli.
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