Malaga e Borussia Dortmund sono arrivate a giocare questo quarto di finale di Champions League seguendo strade molto diverse.
Il Malaga di Abdullah Al-Thani
Il Malaga – squadra che prima di questa stagione non aveva mai giocato in questa competizione – ha giovato degli investimenti dello sceicco Abdullah Al Thani che ha rilevato la società nel 2010. Da quell’anno fino al 2012 lo sceicco (fratello di Tamim Al Thani, proprietario del Psg) soldi ne ha spesi parecchi comprando tra gli altri Julio Baptista, Martin Demichelis, Ruud Van Nistelrooy, Joris Mathijsen, Diego Buonanotte, Nacho Monreal, Joaquín, Isco, Santi Cazorla e Jeremy Toulalan. Purtroppo per i tifosi del Malaga, che già sognavano successi subito e per molti anni a venire, lo sceicco Abdullah Al Thani ha deciso di mollare perché gli scontri con le dirigenze locali non gli hanno permesso di costruire un nuovo porto a Marbella ostacolando così i suoi progetti immobiliari, reale motivo per cui aveva rilevato il Malaga. Pare che il suo obiettivo fosse spendere soldi per fare altri soldi, nessuna particolare passione per il calcio. E così di colpo ha smesso di mollare quattrini e ha lasciato la società nei guai perché nel frattempo il monte ingaggi è aumentato esageratamente.
La squalifica dell’UEFA
Lo scorso dicembre, in base alle nuove norme sul fair play finanziario, l’UEFA ha inflitto al Malaga una pena piuttosto pesante: 300.000 euro di multa e un anno di squalifica da qualsiasi competizione europea in cui il Malaga riuscirà eventualmente a qualificarsi da qui alla stagione 2016/17 (quattro stagioni). La vicenda è abbastanza complessa e ci sono sviluppi recenti: il Malaga ha presentato ricorso al CAS (Corte di Arbitrato per lo Sport) per ridurre la squalifica o magari tramutarla in un’esclusione con sospensiva (dicono di essersi messi in regola e dicono di poterlo dimostrare in tribunale). Di sicuro c’è soltanto che andrà comunque per le lunghe: la prima udienza si terrà il 14 maggio e una sentenza potrebbe non arrivare prima di giugno.
Ad inizio stagione giornalisti, tifosi e un po’ tutti pensavano che venendo a mancare i soldi, con il conseguente ridimensionamento (via Cazorla e Rondon, tanto per fare due nomi non di poco conto), il Malaga sarebbe andato incontro ad una stagione deludente anche sotto il profilo sportivo. Così non è stato. L’allenatore Pellegrini è riuscito a dare grande solidità ai suoi, cementando il gruppo proprio nel momento di difficoltà, e grazie anche all’ottimo rendimento del giovane Isco ha terminato imbattuto il girone di Champions, ha eliminato il Porto negli ottavi di finale ed è quinto nella Liga.
Il Borussia Dortmund, un modello di successo
I soldi evidentemente non sono tutto: guardare il Borussia Dortmund. Soltanto pochi anni fa, nel 2005, la società del Borussia Dortmund era vicina al fallimento e ha dovuto per forza di cose modificare i suoi obiettivi, mandando via i giocatori più pagati. Puntando sui giovani e sull’arrivo dello stratega Jurgen Klopp in panchina, con investimenti mirati e scelte azzardate che si sono rivelate poi lungimiranti, la squadra tedesca in pochi anni ha vinto la Bundesliga e ora ha serie possibilità di arrivare fino alla finale di Champions League. Il Borussia Dortmund ha ancora oggi, nel 2013, una squadra con un’età media davvero bassa (23.5 anni per la formazione tipo) e se terrà i suoi giocatori migliori potrà continuare a dominare anche in Europa per tanti anni.
Subotic (24 anni) pagato 4.5 milioni nel 2008 ne vale ora 18, Hummels (24 anni) costato 4.5 milioni nel 2009 ne vale ora 24, Lewandowski (24 anni) pagato 4.5 milioni nel 2010 ha un prezzo di mercato fissato intorno ai 28 milioni. Senza citare un prodotto delle giovanili come Gotze e altri esempi. E se parte qualcuno, come Kagawa (pagato 300mila euro e venduto per 16 milioni al Manchester United), nessun problema: in estate è arrivato un sostituto forse ancora più forte, il giovane nazionale tedesco Marco Reus, che di anni ne ha 23. Il Borussia Dortmund è così diventato un modello da imitare, e le attuali politiche di rinnovamento di Milan e Roma in Italia sembrano andare in questa direzione.
Che partita sarà (tatticamente)?
Il Malaga staserà giocherà con la formazione migliore, al Borussia Dortmund mancherà soltanto Hummels in difesa (e no, il suo sostituto Felipe Santana non è affatto la stessa cosa). Pur schierando lo stesso modulo – il 4-2-3-1 – Malaga e Borussia Dortmund hanno due modi di applicarlo completamente differenti. Il Malaga tiene il baricentro più basso ed è molto attento alla fase difensiva. Nelle partite giocate in casa in questa Champions League ha subito gol soltanto in una occasione, contro l’Anderlecht e a qualificazione agli ottavi già ottenuta. Pellegrini, allenatore del Malaga, ieri in conferenza stampa ha detto: «Quando giochi la prima in casa è più importante non prendere gol che farne».
Le scommesse
Il Borussia Dortmund è spavaldo come il suo allenatore Klopp, gioca all’attacco e lo farà anche stasera ben consapevole che i gol in trasferta in caso di pareggio nei 180′ valgono doppio. In tutte le partite giocate fuori casa in questa Champions League dal Borussia Dortmund c’è stato il segno “gol” (entrambe le squadre a segno).
Il Borussia Dortmund è più forte e dovrebbe qualificarsi alle semifinali (quota 1.40 su Williamhill). Nessuno però in questa stagione ha vinto in Champions League in casa del Malaga. Il pareggio con entrambe le squadre a segno è a quota 4.35 su Paddypower.
Probabili formazioni:
MALAGA: Willy, Jesus Gamez, Demichelis, Weligton, Antunes, Toulalan, Iturra, Joaquin, Isco, Julio Baptista, Santa Cruz.
BORUSSIA DORTMUND: Weidenfeller, Piszczek, Subotic, Felipe Santana, Schmelzer, Gündogan, S. Bender, Blaszczykowski, M. Götze, Reus, Lewandowski.
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