La permanenza del Rayo nelle posizioni di classifica valide per un posto in Europa League aveva molto sorpreso ma sembrava destinata a durare poco. Così è stato: dalla sconfitta nel derby contro il Real Madrid il cammino del Rayo – tre sconfitte, una vittoria e un pareggio – è tornato a essere più simile a quello di inizio stagione. La partita contro il Malaga, sesto in classifica, è probabilmente l’ultima possibilità di non allontanarsi dalle parti alte della classifica anche se il Malaga è una squadra certamente più attrezzata. Però si può fare, perché il Rayo giocherà in casa e perché in attacco dovrebbe rientrare Leo Baptistao, che lì davanti è il giocatore più importante insieme a Piti, trequartista di grande esperienza. Però in porta mancherà il titolare Martinez e giocherà un certo David Cobeño, che non gioca una partita da prima di natale.
Anche il Malaga si è un po’ fermato in campionato: viene da una striscia non molto positiva – due sconfitte e due pareggi – ma c’era di mezzo la Champions League e far bene entrambe le cose è molto difficile, soprattutto per le squadre che non hanno rimpiazzi eccellenti nelle seconde linee. Oggi non ci saranno assenze a parte lo squalificato Camacho, che però non è facile da rimpiazzare lì davanti alla difesa. Con una frase fatta, si scrive sempre che in vista di un impegno importante infrasettimanale – il Malaga giocherà mercoledì contro il Borussia Dortmund, per la Champions League – i giocatori non scendano in campo con la giusta concentrazione (“avere la testa altrove”). Ma considerando che difficilmente il Malaga riuscirà ad andare oltre questi quarti di finale col Borussia, le partite di campionato che giocherà di qui alla fine saranno tutte decisive per cercare di riguadagnarsi un posto in Champions il prima possibile (il Malaga, a causa dei debiti non pagati e delle regole UEFA sul fair play finanziario, dovrà comunque scontare un anno di squalifica da qualsiasi competizione europea in cui riuscirà eventualmente a qualificarsi nei prossimi quattro anni).
La quota più alta per il pareggio è su Eurobet (3.50). La quota per il GOL (tutte e due le squadre a segno) è 1.90 su Williamhill.
Probabili formazioni:
RAYO VALLECANO: Cobeno, Casado, Figueras, Galvez, Tito, Adrian, Fuego, Carlos, Dominguez, Piti, Baptistao.
MALAGA: Caballero, Gamez, Lugano, Demichelis, Antunes, Toulalain, Iturra, Eliseu, Cruz.
Non c’è molto da dire su questa partita. Il Celta Vigo è penultimo a tre punti dalla zona salvezza. Nelle ultime giornate ha anche decisamente compromesso quell’unico aspetto positivo che aveva evidenziato in questa stagione: non prendeva tantissimi gol, rispetto ad altre squadre che le stanno davanti in classifica. Invece ultimamente ha cominciato a prendere tanti e contro chiunque. La sconfitta contro il Deportivo nell’ultimo turno (3-1) più che alimentare le speranze del Deportivo ha forse spento quelle del Celta, di rimanere nella Liga anche per la prossima stagione. In più, Iago Aspas ha rimediato un rosso diretto per un fallaccio su Marchena e quindi mancherà per la prima volta in questo campionato. Mancherà anche qualche titolare lì in difesa (Andres Tunez) e quindi non si vede come il Celta possa opporre resistenza a un Barcellona che – dopo gli inutili allarmismi dei media per le sconfitte contro il Milan nell’andata degli ottavi di Champions e contro il Real in campionato – è tornato a fare gioco e risultati grazie alla solita intesa tra Messi e Villa. Poi tornerà in panchina pure Tito Vilanova.
L’unico motivo per cui un gol il Barcellona magari potrebbe anche prenderlo (nell’ultimo turno il Rayo uno lo ha fatto) è per la seconda presenza consecutiva dell’arrugginito José Manuel Pinto in porta, a sostituire lo squalificato Valdes. Ma se il Barcellona uno lo piglia, significa che ne fa almeno tre o quattro, di solito. La quota più alta per l’OVER 3,5 (almeno quattro gol nella partita) è di Williamhill (2.30).
Probabili formazioni:
CELTA VIGO: Varas, Lago, Demidov, Cabral, Jonny, Pranjic, Oubina, Krohn-Dehli, Chu-Young, Fernandez, Bermejo.
BARCELLONA: Pinto, Alves, Mascherano, Piqué, Montoya, Fabregas, Busquets, Iniesta, Sanchez, Messi, Villa.
C’è stata una fase del campionato in cui il Real, visto l’andazzo e le occhiatacce reciproche nello spogliatoio, l’avrebbe chiusa lì e avrebbe firmato anche per il terzo posto. E invece – dopo la sconfitta imbarazzante contro il Granada (allora ultimo in classifica) all’inizio di febbraio – tra Champions League, campionato e Coppa del Re sono arrivate soltanto vittorie (eccetto il pareggio all’andata contro il Manchester UTD). Le sei vittorie consecutive di Liga hanno riportato il Real in seconda posizione, con un punto di vantaggio sull’Atletico, che invece ha fatto qualche passo falso (tre settimane fa ha clamorosamente perso in casa, nell’inespugnabile stadio Vicente Calderón, contro la Real Sociedad).
Anche qui il fattore “distrazione da Champions” – il Real giocherà mercoledì contro il Galatasaray (capirai) – è più una frase fatta che un rischio reale. Più che altro, la trasferta contro il Saragozza non è da sottovalutare perché il Saragozza è una di quelle squadre che deve fare punti, vista la situazione di classifica: quartultima, prima della zona salvezza ma con il Maiorca lì alle calcagna a soli due punti. L’umore lì non è al massimo, nell’ultimo turno il Saragozza a Siviglia ne ha presi quattro e segnati zero, ma oggi in porta non ci sarà più Leo Franco (veramente inguardabile), perché per fortuna rientra il titolare Roberto. Per un motivo o per un altro, comunque il Saragozza non vince in campionato dal 22 dicembre e non è ultimo in classifica solo perché le ultime squadre della Liga di quest’anno stanno facendo veramente pietà.
Il Real è al completo, Mourinho è libero di fare tutti gli esperimenti tattici che desidera e libero di far riposare un po’ di titolari in vista della partita di Champions. Ma forse non è il caso e stavolta non succederà come nell’ultimo turno di campionato, l’impegno apparentemente facile contro il Maiorca, poi finito 5-2. Lì Mourinho aveva schierato un po’ di giocatori poco utilizzati quest’anno o inesperti (Morata) per dare un turno di riposo ai titolari, ma al 21′ il Real stava sotto in casa per 2-1: quindi ci ha ripensato, alla ripresa ha messo dentro Ozil e Benzema, e il Real ha poi fatto tre gol in sei minuti. Stavolta potrebbe andare al contrario: Mou potrebbe schierare una formazione più collaudata fin dal pirmo minuto, mettere al sicuro il risultato (già sul 2-0, per esempio) e poi sostituire un Cristiano Ronaldo o un Ozil o entrambi. Una risultato con il Real Madrid già in vantaggio alla fine del primo tempo (nel gergo delle scommesse è parziale primo tempo o esito primo tempo) è quotato 1.80 da Paddypower. Benzema marcatore è quotato 2.00 su Williamhill.
Probabili formazioni:
REAL SARAGOZZA: Roberto, Abraham, Gonzalez, Loovens, Sapunaru, José Mari, Movilla, Montanes, Rodriguez, Rochina, Postiga.
REAL MADRID: Lopez, Arbeloa, Ramos, Varane, Coentrao, Pepe, Modric, Ozil, Kakà, Ronaldo, Benzema.
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