Nella fase ad eliminazione diretta di Champions League che parte – una volta terminati i gironi – con gli ottavi di finale, vengono disputate partite di andata e ritorno in cui ogni squadra gioca una volta in casa e una volta in trasferta. La squadra che segna il maggior numero di gol nell’arco delle due partite si qualifica al turno successivo. In caso di eventuale parità per determinare la vincitrice, si ricorre alla regola dei gol segnati in trasferta.
Se infatti la somma dei risultati, che viene definita risultato aggregato, è un pareggio, passa il turno la squadra che ha segnato più gol in trasferta. Se la somma dei risultati è un pareggio e le due squadre hanno segnato lo stesso numero di gol in casa e in trasferta, o non ne hanno segnato (è ad esempio il caso di due partite terminate 0-0), si ricorre ai tempi supplementari ed eventualmente ai calci di rigore.
Nella partita di andata il Porto ha vinto senza correre mai rischi in difesa, anche se il risultato finale non è stato rotondo, soltanto 1-0. Il Malaga è riuscito a tirare in porta soltanto una volta, e anche il possesso palla è stato sempre a favore del Porto pure dopo il gol che ha deciso la partita. Tutto questo per dire che il Malaga dovrà giocare meglio se vorrà davvero provare a contendere la qualificazione ai portoghesi che hanno un grande vantaggio, quello di non avere subito gol nella partita giocata in casa. Un vantaggio che permetterà al Porto di passare il turno anche in caso di sconfitta col minimo scarto, a patto naturalmente di segnare almeno un gol.
Dopo la sconfitta con il Porto, il Malaga ha continuato a giocare parecchio male anche nella Liga. Ha perso contro il Betis 3-0, poi ha pareggiato in casa con l’Atletico Madrid (0-0) e in trasferta con il Valladolid (1-1). In tutti i casi il Malaga ha avuto meno possesso palla e tirato meno in porta degli avversari. La condizione fisica è precaria, e soprattutto manca un bomber a questa squadra. Nessun giocatore è in doppia cifra, il capocannoniere è il trequartista Isco con 8 gol. L’unica variabile potrebbe essere la voglia dei giocatori del Malaga di passare alla storia, perché come già scritto alla vigilia della partita di andata negli anni futuri sarà molto difficile vedere questa squadra in Champions League. Anzi, l’anno prossimo è sicuro che il Malaga non parteciperà alla Champions League, e la colpa è dello stesso sceicco che ha portato questo club fino agli ottavi di questa competizione.
Lo sceicco che ha rilevato il club del Malaga l’11 giugno 2010 si chiama Abdullah Al Thani, e si è dimostrato meno serio o semplicemente più volubile degli attuali proprietari di Manchester City e Psg (che poi è il fratello, Tamim Al Thani). Soldi ne ha spesi tanti dal 2010 al 2012 comprando tra gli altri Julio Baptista, Martin Demichelis, Ruud Van Nistelrooy, Joris Mathijsen, Diego Buonanotte, Nacho Monreal, Joaquín, Isco, Santi Cazorla e Jeremy Toulalan.
Poi all’inizio di questa stagione si è stufato del calcio (in realtà non gli hanno fatto costruire il porto di Marbella, aveva comprato il Malaga anche per i suoi progetti immobiliari) e nonostante l’avvenuta qualificazione in Champions League ha deciso di lasciare il club, mettendolo in difficoltà economiche perché nel frattempo il monte ingaggi è aumentato in modo esponenziale. Si pensava che venendo a mancare i soldi, con il conseguente ridimensionamento (via Cazorla e Rondon, tanto per fare due nomi), il Malaga potesse andare incontro ad una stagione difficile anche sotto il profilo sportivo. Così non è stato, almeno per il momento. L’allenatore Pellegrini è riuscito a dare grande solidità ai suoi, cementando il gruppo proprio nel momento di difficoltà, e grazie anche all’ottimo rendimento del giovane Isco ha terminato imbattuto il girone di Champions ed è quarto nella Liga. Oltre al talentuoso trequartista Isco, tra i più positivi di questa stagione ci sono il regista Camacho e i due difensori Demichelis e Nacho Monreal, quest’ultimo venduto (anche lui) all’Arsenal nel corso del mercato invernale, sempre a causa dei debiti che ha il club. Poi a dicembre è arrivata un’altra mazzata, ovvero l’esclusione dalle prossime coppe europee per almeno un anno.
Insomma il Malaga con ogni probabilità continuerà a perdere tutti i suoi giocatori migliori, ma di sicuro in questa ultima fase di Champions League tutti proveranno a dare il massimo per cercare di entrare nella storia di questo club che difficilmente, visto come si sono messe le cose, nei prossimi decenni riuscirà a giocare la Champions League.
Le motivazioni contano tanto nel calcio, ma il Porto è più forte e se segnerà un gol la qualificazione sarà pressoché certa. In attacco ha sicuramente più talento e giocatori più forti e abili sotto rete: il colombiano Jackson Martinez (26 gol in 30 partite) degno erede di Falcao e James Rodriguez (8 gol in 14 partite).
Formazioni ufficiali:
MALAGA: Caballero, Jesús Gámez, Demichelis, Weligton, Antunes, Joaquín, Toulalan, Iturra, Isco, Baptista, Saviola.
PORTO: Helton, Danilo, Mangala, Otamendi, A. Sandro; Lucho González, Fernando, Moutinho, Defour, Varela, Jackson Martínez.