Sono due campionati interni del Brasile: il campionato paulista è quello dello stato di San Paolo, il carioca è quello dello stato di Rio de Janeiro. Il Brasileirao invece è il massimo campionato nazionale (come la nostra Seria A) e inizierà a maggio.
La classifica del Sao Paulo sta iniziando a prendere consistenza, visto che si sta avvicinando alla prima posizione occupata dal Ponte Preta pur avendo una partita in meno. È allora chiaro che Ganso e compagni cercheranno di sfruttare questo turno casalingo, contro la Linense, per scalare ancora posizioni. Ma chi si crede che questa sia una missione semplice si sbaglia di grosso, perché la Linense finora non ha mai perso. E un motivo ci sarà. Squadra molto organizzata, concede pochi spazi gli avversari. L’allenatore del Sao Paulo Ney Franco però spera in un successo e proprio per questo motivo ha convocato tutti i migliori, a parte il mediano Denilson. In porta sicura la presenza di Rogerio Ceni, mentre dovrebbero par farte dell’undici titolare achee Lucio, Rhodolfo, Luis Fabiano e Ganso.
L’ultima in classifica contro la prima, anche se le due formazioni giocano in due gironi diversi. L’Olaria non è mai riuscito a vincere in questo Carioca e sembra quasi impossibile che possa iniziare a farlo contro il Flamengo, reduce da ben cinque vittorie consecutive. Il Flamengo ha subito solamente 3 reti, segno che ha già trovato grande solidità. Flamengo che rinuncia ai giovani Adryan e Mattheus e che convoca per la prima volta l’attaccante Igor Sartori. A sorpresa potrebbe essergli concessa una chance al fianco del goleador Hernane. In regia confermato Ibson. Questa dovrebbe invece essere la formazione titolare ospite: Felipe, Léo Moura, Wallace, González, João Paulo; Cáceres, Ibson, Renato, Carlos Eduardo; Rafinha, Hernane.
Dopo un ottimo inizio, si sono perse le tracce della Friburguense. Solo due pareggi nelle ultime cinque partite nelle quali la formazione che stasera giocherà in casa non è mai riuscita a vincere. Qualche timido segnale di risveglio invece in casa Macaè, visto che nelle ultime due partite questa squadra ha raccolto quattro punti lasciando il fondo della classifica del girone B al Duque de Caxias. I precedenti dicono che il Macaè se la può giocare: in 12 gare ha raccolto 5 vittorie ma segnato più reti dei rivali. Curiosità: nella storia dei confronti non c’è mai stato un pareggio. Ma c’è sempre una prima volta.
Subito una precisazione: il Botafogo SP non è quello in cui ad esempio gioca Seedorf. È la squadra di San Paolo, al decimo posto della classifica, quasi appaiata alla Penapolense avversaria odierna, che ha soltanto un punto in più in classifica. Entrambe arrivano a questa partita da una sconfitta: rocambolesca quella del Botafogo sul campo del Mirassol, pesante quella della Penapolense contro l’Oeste. Nessuna delle due può permettersi un ulteriore passo falso, anche perché potrebbero subire il sorpasso in classifica del Bragantino. Il Botafogo però quando gioca in casa va molto bene: 3 vittorie, un pareggio e soprattutto solo un gol subito. E siccome i brasiliani sono arcinoti per lanciare giovani talenti, eccovene un altro. Sarà infatti titolare a centrocampo Joao Vitor, appena 16 anni. Non è la prima volta che il tecnico Veiga lancia giovani del vivaio. Hanno già fatto questo percorso Daniel Borges, Henrique Mattos, Guilherme Alemão, Fernando, Zé Antônio e Francis.