I gironi della Coppa d’Africa sono arrivati all’ultimo turno. In caso di due o più squadre a pari punti in classifica, l’ordine sarà determinato da:
1) maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate;
2) migliore differenza reti (ovvero la somma dei gol segnati meno la somma dei gol subiti) negli scontri diretti tra le squadre interessate;
3) maggiore numero di gol segnati negli scontri diretti tra le squadre interessate;
4) migliore differenza reti in generale;
5) maggiore numero di gol segnati in generale;
6) fair play (minor numero di cartellini gialli e rossi ricevuti);
7) sorteggio da parte del comitato CAF.
Nonostante i due pareggi con medesimo risultato nelle prime due giornate (1-1), la Nigeria può ancora accedere ai quarti di finale senza preoccuparsi del risultato delle altre squadre del girone: basterà vincere contro l’Etiopia, che peraltro è molto probabile. Certo, ci sarà bisogno di maggiore cinismo in zona gol. Nelle due precedenti partite la Nigeria ha giocato bene, trovato il vantaggio ma mai il raddoppio (con lo Zambia sullo 0-0 ha fallito anche un calcio di rigore), e l’ha pagata cara sia col Burkina Faso sia con lo Zambia. In entrambe le occasioni ci hanno messo lo zampino gli arbitri, prima con una espulsione eccessiva, poi con un rigore dubbio. In questo caso quindi, dai tanti attaccanti di livello in squadra, Musa (Cska Mosca, 9 gol in questa stagione), Ideye Brown (Dinamo Kiev, 18 gol), Emenike (Spartak Mosca, 8 gol), Moses (Chelsea, 5 gol) e Uche (Villarreal, 6 gol) ci si attende maggiore incisività visto che la difesa dell’Etiopia contro il Burkina Faso ha dimostrato di andare in confusione se attaccata con continuità. L’Etiopia è teoricamente ancora in corsa, ma la Nigeria è più forte e ha più esperienza internazionale al confronto. Il Burkina Faso – squadra allenata da Sewnet Bishaw – ha soltanto tre giocatori militanti all’estero, e nessuno in Europa, dove però potrebbe arrivare in futuro l’attaccante ventiquattrenne Saladin Said per quanto ha lasciato intravedere nelle prime due partite.
Ci sono due precedenti recenti tra le due squadre, datate 2011, valide per la qualificazione alla scorsa edizione della Coppa d’Africa. All’andata la Nigeria vinse in casa 4-0, al ritorno finì in parità col risultato di 2-2.
Formazioni ufficiali:
ETIOPIA: Bancha, Alula Girma, Debebe,Biyadgilegn, Butako – Kedebe, Hintsa, Estifanos,Y. Saleh, Oukri, Saladin Said.
NIGERIA: Enyeama, Echiejile, Efe Ambrose, Oboabona, Omeruo, Mikel Obi, Fegor, Sunday Mba, Moses, Emenike, Ikechukwu Uche.
Grazie al successo sull’Etiopia il Burkina Faso ha due risultati su tre per centrare la qualificazione ai quarti di finale. E così potrà impostare una partita basata sulla difesa e sulle ripartenze, in cui il Burkina Faso ha dimostrato contro l’Etiopia di essere devastante grazie alla velocità di Pitroipa e alle giocate di Alain Traoré, forse finora il migliore giocatore della competizione (sicuramente quello che sta giocando meglio delle aspettative). Era preventivato che i campioni in carica dello Zambia, soprannominati “Chipolopolo” – “proiettili di rame” (il rame è uno prodotti più esportati) – difficilmente sarebbero riusciti a bissare il successo dell’anno scorso; ma una eliminazione dalla fase a gironi era inattesa. Invece al momento è molto probabile, perché lo Zambia, pur avendo ritrovato contro la Nigeria determinazione e voglia di imporsi che erano mancate nell’esordio contro l’Etiopia, ha commesso troppi errori in difesa e in fase di impostazione per credere in un repentino cambio di marcia. Il Burkina Faso parte leggermente favorito, ma visto che lo Zambia deve vincere, soprattutto nel secondo tempo in caso di risultato negativo o fermo sul pareggio proporrà uno schema più offensivo e così nella ripresa potrebbero vedersì più gol che nel primo tempo.
Formazioni ufficiali:
BURKINA FASO: Diakité; Koffi, B Koné, K Koulibaly, Panandétiguiri; Rouamba, D Koné, Kaboré; A Traoré, Balima, Pitroipa.
ZAMBIA: Mweene; Himonde, Nkausu, Mbola, Sunzu; Sinkala, Chansa, Kalaba, Lungu, Mayuka, Mbesuma.