Nella scorsa edizione la Costa d’Avorio è arrivata in finale, perdendo ai rigori contro lo Zambia. Un’altra occasione buttata al vento per una nazionale dal potenziale altissimo. Resta un mistero la mancata vittoria di una Coppa d’Africa nell’ultimo decennio e anche gli scarsi risultati ai mondiali. Perché il talento a disposizione è tanto, e a tutti i giocatori, che militano nei maggiori campionati europei, non può essere rivolta l’accusa di indisciplina tattica. C’è ad esempio Yaya Touré, che anzi nel Manchester City è il fondamentale raccordo tra centrocampo e attacco, giustamente nominato migliore giocatore africano del 2012. La differenza potrebbe farla l’allenatore, che sembra finalmente avere trovato il giusto equilibrio per questa squadra. Già quando giocava, si capiva che Sabri Lamouchi aveva la visione di gioco e le caratteristiche giuste per un futuro da allenatore. Il ct francese, in carica da maggio, ha scelto il 4-3-3 per questa squadra. Zokora mediano davanti la difesa, il dinamismo di Yaya Tourè e Gradel ai suo lati, che dovranno essere abili a mettere in azione il tridente formato da Gervinho, Ya Konan e Drogba. E pazienza se la difesa non è solidissima, con questi giocatori, in ambito africano, segnare un gol in più degli avversari dovrebbe essere naturale. Le ultime amichevoli sono andate benissimo (3-0 all’Austria, 4-2 all’Egitto), e l’avversario odierno non sembra in grado di fermare gli elefanti, così chiamati perché l’elefante è il simbolo della nazionale. Il cammino del Togo tra qualificazioni ai mondiali e amichevoli non è stato esaltante. Adebayor, il giocatore più forte a disposizione, non è nella sua stagione migliore e ha delle caratteristiche che lo rendono utile alla causa solo se ben servito dai compagni.
Formazioni ufficiali:
COSTA D’AVORIO: Barry, Eboue, Tiene, K. Toure, Bamba, Y. Toure, Zokora, Gradel, Ya Konan, Gervinho, Drogba.
TOGO: Agassa, Nibombe, Akakpo, Mamah, Amewou, Bossou, Ayite, Romao, Gakpe, Djene, Adebayor.
Derby dell’Africa del Nord tra due nazionali che per prime sono entrate in contatto anche per vicinanza geografica con il calcio europeo. Sono due squadre molto disciplinate da un punto di vista tattico, e il fatto di giocare nello stesso girone della Costa d’Avorio rende inevitabilmente questa partita già una sorta di sfida a eliminazione diretta. Motivo per cui dovrebbe esserci una lunga fase di studio e nessuna delle due vorrà scoprirsi più di tanto. In generale appare l’Algeria la nazionale più attrezzata. C’è il terzino sinistro del Milan Mesbah, il centrale Bougherra, ed è il centrocampo il reparto migliore grazie a Lacen, Boudebouz e soprattutto Feghouli che sta disputando una eccellente stagione con la maglia del Valencia. La Tunisia ha però più talento in attacco, su tutti il trequartista 22enne Msakni che fu la rivelazione della scorsa edizione e che continua a segnare gol a grappoli però al Lekhwiya Sports Club, nel campionato del Quatar. Ha scelto i soldi piuttosto che confrontarsi con il grande calcio europeo, almeno per ora. Ma sul suo talento non si discute, e ancora una volta potrebbe risultare un fattore.
Probabili formazioni:
TUNISIA: Mathlouthi, Gharbi, Alheishri, Abdennour, Boussaidi, Mouelhi, Saihi, Hammami, Msakni, Jemaa, Khelifa.
ALGERIA: M’Bolhi, Mesbah, Bougherra, Belkalem, Medjani, Lacen, Kadir, Feghouli, Boudebouz, Soudani, Slimani.
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