Ecco i nomi degli attaccanti della Nigeria che fanno pensare a una partita piena di gol, e che possa riscattare i due 0-0 della prima giornata di incontri: si chiamano Musa (Cska Mosca, 9 gol in questa stagione), Ideye Brown (Dinamo Kiev, 18 gol), Emenike (Spartak Mosca, 8 gol), Moses (Chelsea, 5 gol) e Uche (Villarreal, 6 gol). Tutti insieme, chiaramente, non possono giocare. L’allenatore Stephen Keshi però ne manda in campo tre alla volta, e i prescelti dovrebbero essere il giovane talento Musa, schierato in posizione decentrata come Moses, ed Emenike al centro dell’attacco. Il modulo è il 4-3-3 in cui riveste un ruolo fondamentale il regista Obi Mikel, chiamato a dare equilibrio ad una squadra che tradizionalmente tende ad attaccare dimenticando i propri compiti difensivi. Il Burkina Faso proverà ad approfittare in contropiede, ma questa nazionale ha evidentemente qualche problema se ha perso tra amichevoli e gare ufficiali ben otto partite nel 2012. Eppure qualche elemento di spicco c’è, come Bakary Koné difensore del Lione, Charles Kaboré centrocampista del Marsiglia e Jonathan Pitroipa attaccante del Rennes.
Formazioni ufficiali:
NIGERIA: Enyeama, Yobo, Echiejile, Ambrose, Mikel, Ogude, Oboabona, Nosa, Musa, Ideye, Emenike.
BURKINA FASO: Soulama, Hugues, Kone B, Koffi, Kone D, Rouamba, Keba Paul, Dagano, Pitroipa, Panandetiguiri, Bance.
Qualcuno ricorderà che la Costa d’Avorio perse la Coppa d’Africa del 2012 ai rigori, e che durante la partita Drogba fallì un calcio di rigore tirandolo alto (di parecchio) sopra la traversa. L’altra squadra era lo Zambia. I campioni in carica, soprannominati “Chipolopolo” – “proiettili di rame” (il rame è uno prodotti più esportati) – difficilmente riusciranno a bissare quel successo, ma la partenza contro l’Etiopia è facile. L’Etiopia è una nazionale che ha pagato i problemi sociali del proprio paese, e che è scomparsa dalla scena dopo essere stata grande protagonista nelle edizioni che vanno dal 1957 al 1963. Mai dare per sconfitta una squadra prima del fischio d’inizio, specie in Coppa d’Africa, dove spesso i pronostici vengono ribaltati. Sulla carta però il tragitto in questo torneo dell’Etiopia dovrebbe essere molto breve. La squadra allenata da Sewnet Bishaw ha soltanto tre giocatori militanti all’estero, e nessuno in Europa. Un punto a loro favore potrebbe essere l’affiatamento e l’intesa, visto che in nove provengono dalla stessa squadra, il Saint George. Ma anche sette dei giocatori convocati dello Zambia giocano nel Mazembe (sì, il club africano della Repubblica Democratica del Congo che perse in finale nel Mondiale per Club 2010 contro l’Inter). Lo Zambia fa proprio della forza del collettivo la sua principale arma, unita alla disciplina tattica e alla solidità difensiva. Segnargli un gol è complicato. Lì davanti il ct Renard si affida alla sua stella, Emmanuel Mayuka, 22 anni, che gioca nel Southampton in Premier League. Zambia favorito, le uniche sorprese potrebbero arrivare dagli attaccanti etiopi Saladin Said e Getaneh Kebede, di cui si parla bene ma che non hanno esperienza a livello internazionale.
Probabili formazioni:
ZAMBIA: Mweene, Nkausu, Mbola, Himonde, Sunzu, Sinkala, Lungu, Chansa, Mbesuma, Katongo, Mayuka.
ETIOPIA: Bancha, Butako, Debebe, Elias, Girma, Tesfaye, Bogale, Hintsa, Megersa, Said, Kebede.