Il Milan spera di sfruttare il cattivo rapporto che il Bologna ha con le trasferte. Pescara-Torino e Siena-Sampdoria riguardano la parte bassa della classifica. Mentre il posticipo delle 20:45 è Roma-Inter, sfida tradizionalmente ricca di reti.
Pioli ha il merito di aver trovato il giusto assetto per il suo Bologna, squadra grintosa a centrocampo e in difesa, e molto fantasiosa in attacco. Il limite di questa stagione è forse il portiere. L’addio a Gillet è stato doloroso, il ballottaggio Agliardi-Curci, sempre a favore del primo, non ha portato i frutti sperati. L’ultimo guaio il portiere lo ha combinato nei tempi supplementari della sfida con l’Inter, sbagliando l’ennesima uscita della stagione. Se tra i pali Agliardi è un buon portiere, quando c’è da farsi rispettare sui palloni alti in caso di palla inattiva diventa troppo insicuro. E questo potrebbe essere un vantaggio per il Milan che nelle ultime giornate ha intensificato il suo gioco sulle fasce, per servire adeguatamente il suo bomber Pazzini. Il Bologna, poi, che ha perso otto delle dieci trasferte fin qui disputate, è squadra non molto abituata agli straordinari. In Coppa Italia ha giocato la squadra titolare, e la sfida contro l’Inter è terminata solo ai supplementari. Un po’ di stanchezza alla lunga potrebbe venir fuori, e maggiore sarà il ricorso al fallo tattico di Perez e compagni, fatto che lascia pensare ad un maggiore numero di cartellini gialli nei confronti dei giocatori rossoblù.
Formazioni ufficiali:
MILAN: Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant; Flamini, Montolivo, Boateng; Niang, Pazzini, El Shaarawy.
BOLOGNA: Agliardi; Garics, Portanova, Antonsson, Cherubin; Perez, Pazienza; Diamanti, Riverola, Kone; Gilardino.
Nel girone di ritorno, quando si affrontano squadre in lotta per la salvezza, le maggiori responsabilità e la paura di perdere cominciano a condizionare l’andamento delle partite. Una sconfitta sarebbe drammatica sia per il Pescara sia per il Torino, e il principale obiettivo di entrambe le squadre sarà quello di non subire gol, prima di tutto. La squadra di Ventura in trasferta segna poco. Se si escludono i cinque gol inflitti all’Atalanta a Bergamo, nelle restanti nove partite ne ha segnati appena quattro. E mancherà Bianchi, capocannoniere del Torino con sette reti. Perin dovrà fare attenzione alle traiettorie velenose di Cerci e Birsa, ma ha la possibilità di mantenere la sua porta inviolata. Il Pescara deve sperare che Weiss – fin qui tre gol e quattro assist – sia ispirato, altrimenti fare gol sarà difficile per una squadra che palesa molti limiti quando c’è da impostare il gioco. Il Torino appare più organizzato e potrebbe tenere maggiormente il possesso del pallone, col Pescara a difendere mettendo il massimo dell’agonismo e puntando poi sul cambio di marcia del suo giocatore di maggiore talento. Dopo l’inconsueto scoppiettante 3-2 della sfida col Siena, non sorprenderebbe più di tanto un ritorno alla normalità per il Torino col quarto 0-0 in trasferta.
Formazioni ufficiali:
PESCARA: Perin; Balzano, Bianchi Arce, Capuano, Modesto; Nielsen, Togni, Bjarnason; Weiss; Jonathas, Celik.
TORINO: Gillet; D’Ambrosio, Glik, Rodriguez, Masiello; Gazzi, Brighi; Cerci, Barreto, Meggiorini, Santana.
L’impatto di Palombo nella difesa della Sampdoria è stato molto positivo. La scelta di Delio Rossi si è rivelata azzeccata, anche perché l’esperto centrocampista – arretrato nella posizione di centrale di una difesa schierata a tre, con la copertura di terzini e mediani – ha la possibilità di leggere lo svolgimento dell’azione, senza rischiare troppo in caso di mancato anticipo. Il Siena di Iachini è una squadra molto attenta in difesa ma ultimamente sta subendo troppi gol e, se vuole assicurarsi la salvezza, dovrebbe proprio tornare a curare la fase difensiva. Iachini l’anno scorso ha allenato la Sampdoria promossa in Serie A, senza ottenere la conferma: forte di questa esperienza, preparerà la gara con ancora maggiore attenzione ai punti forti e ai punti deboli dell’avversario, ma sarà difficile in questo momento evitare la settima sconfitta consecutiva. Il mercato ha fin qui solo tolto, e in attesa dei rinforzi sarà difficile tornare a collezionare risultati positivi.
Formazioni ufficiali:
SIENA: Pegolo; Neto, Contini, Felipe; Angelo, Della Rocca, Vergassola, Rubin, Reginaldo; Rosina, Paolucci.
SAMPDORIA: Romero; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Poli, Krsticic, Estigarribia; Eder, Icardi
La Roma ha vinto a Firenze, nei tempi supplementari, l’unica gara che avrebbe davvero meritato di perdere in questo 2013. Il cambio di modulo – bene accolto dalla stampa, sempre pronta a lasciarsi condizionare dai risultati – in verità è stato un mezzo disastro. Il primo ad ammetterlo è stato Zeman, che nelle analisi delle partite è sempre lucido. La sua Roma si basa sul 4-3-3 e su un calcio offensivo, non avere subito gol contro la Fiorentina non è stato certo merito del passaggio alla difesa a tre, ma della dea bendata che per una volta, in questo 2013, ha deciso di baciare i giallorossi voltando le spalle agli attaccanti di Montella. E che la fortuna stia girando dalla parte giusta potrebbe lasciarlo pensare anche il fatto che nell’Inter ci saranno diversi indisponibili, tutti concentrati in attacco. Fare a meno di Milito e Cassano non è una buona premessa, e il 3-5-1-1 che ha in mente l’allenatore dell’Inter non sembra in grado di sfruttare pienamente gli spazi che la Roma solitamente concede in contropiede. Guarin ha il tiro da fuori, e anche il passaggio in profondità, ma non il ritmo giusto per fare ripartire velocemente l’azione. Il rischio di rimanere bloccati sulla mediana c’è; l’unica chance potrebbe essere un taglio di Palacio che trovi impreparata la difesa giallorossa. Niente di impossibile, ma nel frattempo ci sarà anche da resistere per tutto il tempo ad una squadra che all’Olimpico ha segnato 23 gol in 9 partite, con il tridente Lamela-Totti-Osvaldo ben riposato, visto che nessuno dei tre ha giocato in Coppa Italia.
Probabili formazioni:
ROMA: Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, Pjanic, De Rossi, Bradley, Lamela, Osvaldo, Totti.
INTER: Handanovic, Ranocchia, Chivu, Juan Jesus, Nagatomo, Zanetti, Gargano, Cambiasso, Pereira, Guarin, Palacio.
Questo contenuto è stato modificato 21 Gennaio 2013 07:52
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