Ha trentadue anni ed è uscito dai primi cento giocatori del mondo, ma James Blake non ha intenzione di mollare: di recente, lo statunitense ha giocato piuttosto bene agli Us Open, torneo in cui ha superato due turni. Florian Mayer, invece, non sta attraversando un gran periodo: dopo aver centrato i quarti a Wimbledon, due mesi e mezzo fa, ha vinto pochissime partite.
Nello scorso week-end, Martin Klizan ha contribuito con due successi alla causa della Slovacchia, che in Coppa Davis ha sconfitto il Portogallo per 3-1. Solo pochi giorni prima, peraltro, il ventitreenne mancino aveva brillato anche agli Us Open, approdando agli ottavi di finale. Ora, a San Pietroburgo, ha un esordio abbordabile contro il russo Mikhail Elgin, numero 499 del mondo.
Riuscito a risollevarsi da una lunga serie di problemi fisici, Paul-Henri Mathieu ha vissuto una buona stagione: il terzo turno raggiunto al Roland Garros e la semifinale disputata a Gstaad hanno preceduto la finale centrata, proprio pochi giorni fa, nel challenger di Petange. Il francese prova a partire bene nel torneo di Metz contro Gilles Muller, sfruttando l’appoggio del pubblico di casa.
Ecco un altro francese su cui provare a puntare in questa giornata: Nicolas Mahut – il giocatore che nel 2010, a Wimbledon, fu protagonista, con John Isner, della partita più lunga della storia del tennis – si ripresenta a Metz, dove in passato ha raggiunto anche una semifinale (nel 2007). Debutta contro il tedesco Daniel Brands, fuori dalle prime cento posizioni del ranking ATP.