La seconda giornata di Serie A prende il via col primo anticipo del sabato tra Torino e Pescara, sfida tra neopromosse. In serata il Milan, ancora sotto shock per la sconfitta dell’esordio, sarà ospite del Bologna.
Di nuovo di fronte due squadre che l’anno scorso hanno dominato, seppure in modo completamente differente, la Serie B. Il Torino ha ottenuto la promozione grazie alla migliore difesa della cadetteria, il Pescara col 4-3-3 di Zeman per merito del migliore attacco. Lo schema, con Stroppa al posto del boemo, è rimasto lo stesso. Poco possesso palla, si punta a verticalizzare subito l’azione. A cambiare sono però i protagonisti della linea offensiva. Immobile e Insigne non ci sono più, Vukusic e Weiss, seppur promettenti, sembrano ancora un gradino sotto. E così il Toro, che l’anno scorso vinse il confronto diretto col risultato di 4-2, proverà, col consueto possesso palla che mira a costruire l’azione fin dalla difesa, ad approfittarne sperando che Cerci, il cui gol nel corso dell’incontro è bancato a 3.75 da Paddypower, con Ventura (con cui è esploso ai tempi di Pisa) torni a splendere. Particolare attenzione ai calci d’angolo. Sono due squadre che predilogono l’attacco per vie laterali, il Pescara contro l’Inter ha collezionato ben 10 corner, il Torino a Siena 5. Nei precedenti dello scorso anno 4-4 e 8-4 per gli abruzzesi.
Probabili formazioni:
TORINO: Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello, Brighi, Gazzi, Cerci, Stevanovic, Sgrigna, Bianchi.
PESCARA: Perin, Crescenzi, Terlizzi, Capuano, Balzano, Quintero, Colucci, Cascione, Caprari, Vukusic, Weiss.
Se Bologna e Milan sono rimaste a secco di reti all’esordio un motivo deve pure esserci. Anzi, forse più di uno. Pioli, da quando si è seduto sulla panchina dei felsinei, ha puntato su una tattica attendista, con un centrocampo folto, ma senza mai rinunciare alle ripartenze, nutrendole di fantasia e velocità con Ramirez, Diamanti e Di Vaio. Dei tre, è rimasto il solo Diamanti. Acquafresca e Gabbiadini hanno caratteristiche diverse, come del resto l’ultimo arrivato Gilardino, uomo d’area, che comunque non sarà in campo dall’inizio. Del Milan il veggente ha già scritto male la settimana scorsa, pur senza pensare addirittura ad una sconfitta all’esordio con la Samp. Nel calciomercato l’unico progetto perseguito è stato quello di vendere bene. Gli arrivi non sembrano tanto studiati a tavolino, quanto dettati dalla facilità delle operazioni. I parametri zero nel caso di Traorè e Montolivo, la rottura con la società di appartenenza in quello di Pazzini. Il cui arrivo pare un contro-senso. In una squadra che gioca soprattutto per vie centrali, in cui mancano giocatori abili a crossare da fondo campo, a cosa serve un bomber implacabile nel gioco aereo ma poco adatto a giocare di sponda e a verticalizzare come faceva Ibra? In difesa Zapata, dopo una stagione no da terzino destro, deve ancora riprendere confidenza col ruolo di centrale e farà coppia con Bonera, che l’anno scorso in questo ruolo era l’ultima scelta di Allegri. De Jong potrà essere l’erede di Van Bommel, ma Bojan non supera certo in qualità Cassano, e forse farà rimpiangere l’imprevedibiltà di Robinho, infortunato. La coppia Pazzini-Bojan che dovrebbe scendere in campo è forzata, di sicuro mancherà l’intesa. Staremo a vedere. Il Milan potrà anche vincerla, questa sfida, ma la sensazione è che non si vedranno tanti gol. E l’under, che col Bologna si è ripetuto, contando naturalmente lo scorso campionato, per otto volte nelle ultime nove gare di Serie A, appare il segno più probabile.
Probabili formazioni:
BOLOGNA: Agliardi, Motta, Carvalho, Antonsson, Cherubin, Morleo, Pulzetti, Guarente, Taider, Diamanti, Acquafresca.
MILAN: Abbiati, De Sciglio, Bonera, Yepes, Antonini, Nocerino, Ambrosini, Montolivo, Boateng, Bojan, Pazzini.
Questo contenuto è stato modificato 14 Settembre 2012 18:18
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