Prima domenica di campionato con tutte le partite alle 20:45, tranne una. Il Milan, ridimensionato dalle partenze di Thiago Silva e Ibra, attende la Sampdoria nell’anticipo delle 18.
Il Milan non sarà quello dello scorso anno, e nel calciomercato l’unico progetto perseguito è stato quello di vendere bene. Gli arrivi non sembrano tanto studiati a tavolino, quanto dettati dalla facilità delle operazioni. I parametri zero nel caso di Traorè e Montolivo, la rottura con la società di appartenenza in quello di Pazzini. Il cui arrivo pare un contro-senso. In una squadra che gioca soprattutto per vie centrali, in cui mancano giocatori abili a crossare da fondo campo, a cosa serve un bomber implacabile nel gioco aereo ma poco adatto a giocare di sponda e a verticalizzare come faceva Ibra? In difesa Zapata, dopo una stagione no da terzino destro, deve ancora riprendere confidenza col ruolo di centrale e farà coppia con Bonera, che l’anno scorso in questo ruolo era l’ultima scelta di Allegri.
Fortuna (per i rossoneri) che nella Sampd Maxi Lopez, col dente avvelenato, è in serio dubbio per un problema alla schiena e verrà così a mancare l’unico terminale offensivo blucerchiato, visto che anche Pozzi è out per squalifica. Partita davvero difficile da pronosticare, i rossoneri potrebbero spuntarla col minimo scarto grazie ad una giocata di Nocerino, Booateng o Robinho. In alternativa c’è il “2” nell’1X2 ammonizioni. Il fattore San Siro, una Sampdoria che dovrà ricorrere al fallo tattico per scongiurare le incursioni dei centrocampisti rossoneri, e il maggiore possesso palla del Milan alla base del pronostico.
Probabili formazioni:
MILAN: Abbiati; De Sciglio, Bonera, Zapata, Antonini; Nocerino, Montolivo, Flamini; Boateng; Pazzini, Robinho.
SAMPDORIA: Romero; De Silvestri, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Obiang, Poli; Estigarribia, Eder, Krsticic.
Come l’anno scorso, l’Atalanta parte con una penalizzazione in classifica. In questa stagione è più leggera, ma la voglia di cancellarla subito e partire a razzo resta immutato. Proprio l’esempio dell’anno scorso fa capire come per Colantuono sia importante partire col piede giusto. A parte nelle sfide contro Milan e Juve, lo stadio orobico è stato una fortezza inespugnabile e l’Atalanta, solida e collaudata visto che ha cambiato pochissimo, parte favorita contro l’ancora sperimentale Lazio di Petkovic, che tra l’altro giovedì si è dovuta sorbire il viaggio in Slovenia per l’Europa League. Una possibile chiave dell’incontro è il testa a testa Schelotto-Cavanda. Le sgroppate dell’atalantino potrebbero mettere in seria difficoltà il talentuoso, ma a volte troppo distratto, esterno sinistro laziale. Un esperimento sul possesso palla: Petkovic vuole che sia la sua squadra ad imporre il gioco e ha fatto eserciatare molto i giocatori in questa direzione.
Probabili formazioni:
ATALANTA: Consigli; Bellini, Lucchini, Manfredini, Brivio; Schelotto, Cigarini, Kone, Bonaventura; Moralez; Denis.
LAZIO: Marchetti; Konko, Biava, Dias, Cavanda; Cana, Ledesma, Hernanes; Candreva, Klose, Lulic.
Metti insieme Chievo e Bologna a confronto, e sul piano statistico il segno più ricorrente è quello “under”: se ne sono registrati ben sei di fila negli ultimi confronti al Bentegodi tra le due squadre, come sei sono quelli collezionati dai felsinei nelle ultime sei trasferte dello scorso campionato, e sette su otto per il Chievo in casa. Guardando gli schieramenti si capisce perché: abbottonato il Chievo, ancor di più il Bologna con un centrocampo molto folto. In ottica 1X2 il veggente preferisce i clivensi, che con Marco Rigoni, Thereau, Di Michele e Pellissier hanno più alternative in attacco rispetto a Pioli che si affida all’estro del solo Diamanti. Attenzione anche alle ammonizioni: i felsinei l’anno scorso erano molto indisciplinati, con Perez spesso sanzionato (15 cartellini) a cui si aggiunge quest’anno anche Motta, uno che i gialli li colleziona quasi per hobby pur essendo un terzino.
Probabili formazioni:
CHIEVO: Sorrentino; Sardo, Dainelli, Cesar, Frey; Luciano, Rigoni L., Rigoni M.; Thèrèau; Di Michele, Pellissier.
BOLOGNA: Agliardi; Carvalho, Antonsson, Cherubin; Motta, Taider, Perez, Guarente, Abero; Diamanti; Acquafresca.
Difficile, dopo le peripezie dello scorso anno, fidarsi di questo Genoa. Come scritto in sede di antepost, ai rossoblù i giocatori di talento non mancano, ma il continuo via-vai che ha reso il centro di allenamento di Pegli una sorta di pub dalle porte girevoli (Zé Eduardo l’ultimo caso, quasi grottesco), non aiuta a costruire un progetto duraturo. De Canio è stato confermato, ma tra mille dubbi. Preziosi è il solito mangia-allenatori e anche mangia-dirigenti, visto il precoce divorzio con Lo Monaco. La difesa resta sulla carta troppo debole, e la dirigenza sembra non avere imparato dagli errori commessi nel recente passato nella costruzione della squadra. Cellino invece ha mantenuto i suoi gioielli Agazzi, Astori, Nainggolan e Pinilla, una base solida sulla quale costruire un campionato di sostanza. Ma rispetto all’anno passato va migliorato di molto il rendimento in trasferta, sebbene all’esordio i sardi espugnarono l’Olimpico. Il bis quest’anno a Marassi?
Probabili formazioni:
GENOA: Frey; Tomovic, Canini, Granqvist, Antonelli; Kucka, Seymour, Merkel; Rossi, Immobile, Jankovic.
CAGLIARI: Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Thiago Ribeiro, Pinilla, Cossu.