Scocca l’ora dell’Udinese. L’obiettivo per i friulani è quello di riscattare l’eliminazione subita lo scorso anno per mano dell’Arsenal. L’avversario, a questo turno, sembra più abbordabile, ma il Braga si troverà di fronte una squadra, quella bianconera, più debole rispetto a quella dell’anno passato.
L’impressione è che l’Udinese in questa stagione abbia un po’ esagerato con le cessioni. La più pesante è quella di Handanovic. Non si tratta di un semplice para-rigori, lo sloveno era anche un leader della difesa. Brkic, pur talentuoso, ancora non è all’altezza. Se la retroguardia è rimasta intatta e quindi, portiere permettendo, la squadra anche per l’impostazione di gioco voluta da Guidolin, potrà continuare ad essere solida come lo scorso anno, a centrocampo vengono a mancare la fase di impostazione di Asamoah e la grinta e intensità di Isla. Anche in attacco permane qualche dubbio. Infortunato Muriel, Fabbrini è un po’ troppo leggerino per sfide di questo calibro, il brasiliano Maicosuel deve ancora ambientarsi al calcio italiano e Di Natale non può sempre togliere le castagne dal fuoco. Il Braga, pur cambiando l’allenatore, ha mantenuto la spina dorsale della scorsa brillante stagione in cui per larghi tratti ha tenuto testa in campionato a Porto e Benfica. Proprio col Benfica ha pareggiato 2-2 nell’esordio stagionale. La squadra, finalista in Europa League nella stagione 2010/2011, vanta anche una buona esperienza internazionale.
Probabili formazioni:
BRAGA: Beto, Salino, Douglao, Vinicius, Ismaly, Hugo Viana, Custodio, Amorim, Mossorò, Alan, Lima.
UDINESE: Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi, Basta, Pinzi, Willians, Pereyra, Armero, Fabbrini, Di Natale.
Per il Malaga è un momento storico. Per la prima volta si presenta sul palcoscenico della Champions, sebbene lo faccia in un momento molto difficile per la crisi societaria che ha costretto a cedere giocatori di valore come Cazorla, Rondón e Mathijsen che avevano contribuito in modo decisivo ad arrivare fin qui. In attacco, pensate, ci sarà il 16enne Fabrice Olinga che ha sorpreso tutti nella Liga segnando il gol decisivo per la vittoria sul campo del Celta Vigo. Segno che la squadra c’è, è viva, e dopo gli sforzi dell’anno passato vuole conquistare a tutti i costi la qualificazione che sarebbe decisiva anche sotto il piano degli introiti economici. Problemi di natura economica che hanno riguardato anche il Panathinaikos, e la campagna acquisti lo conferma con gli arrivi low cost di Fornaroli, Velazquez, Pape Sow e Pinto. Due squadre prive di bomber da doppia cifra daranno vita ad una sfida ricca di agonismo ma da “under”?
Probabili formazioni:
MALAGA: Caballero; Gámez, Demichelis, Weligton, Monreal; Portillo, Toulalan, Maresca, Isco; Joaquín, Fabrice Olinga.
PANATHINAIKOS: Karnezis; Vyntra, Boumsong, Velázquez, Spyropoulos; Vitolo, Sissoko, Katsouranis; Zeca, Mavrias, Fornaroli.
La Dinamo Zagabria, tre vittorie nelle quattro gare di qualificazioni alla fase a gironi, ha iniziato molto bene anche il campionato croato (sono sette le vittorie consecutive tra campionato e coppe) ed è pronta per il secondo anno consecutivo a brindare al passaggio del turno finale. Il tecnico Ante Cacic punta sulla coppia di nazionali montenegrini formata da Alispahic e Beqiraj, mentre a centrocampo il faro è il giovane under 21 croato Badelj. In difesa l’esperienza di Simunic, in porta Kelava destinato ad essere l’erede di Pletikosa nella nazionale croata. Il Maribor, serbatoio di talenti poi sbarcati nel campionato italiano come Andelkovic, Bacinovic e soprattutto Ilicic, resta squadra ostica ma alla portata dei croati.
Probabili formazioni:
DINAMO ZAGABRIA: Kelava, Vida, Tonel, Simunic, Pivaric, Badelj, Ademi, Leko, Rukavina, Alispahic, Beqiraj.
MARIBOR: Handanovic, Mejac, Rajcevic, Argus, Trajkovski, Cvijanovic, Mertelj, Mezga, Tavares, Ibraimi, Beric.
L’Ael Limassol, campione di Cipro per la prima volta dal 1968, ha già fatto un piccolo miracolo ottenendo la qualificazione fino all’ultimo turno dei preliminari, che permette quanto meno il passaggio in Europa League. Ma sulle orme di quanto fatto l’anno passato dall’Apoel Nicosia, giunto fino ai quarti di finale di Champions, non si vuole smettere di stupire. Contro i belgi mancherà il difensore Monteiro, squalificato, mentre l’Anderlecht, che manca dalla fase a gironi di Champions dal 2006/2007, dovrà fare a meno del centrocampista Ronald Vargas. Sul piano tecnico, gli ospiti hanno un potenziale nettamente maggiore con tanti nazionali in squadra, dallo svedese Safari all’argentino Biglia, passando per il polacco Wasilewski e il belga Gillet. In attacco, poi, fermo ai box Matias Suarez, ci sono comunque Mbokani (ex Monaco) e Jovanovic (ex Liverpool), giocatori che se in giornata sanno fare la differenza. Un altro fattore da non trascurare: in Belgio il campionato è alla quarta giornata, nell’isola di Cipro prenderà il via solo il primo settembre.
Probabili formazioni:
AEL LIMASSOL: Degra, Airosa, Ouon, Dosa Junior, Carlitos, Nikolau, Dedè, Luciano, Edmar, Gilberto, Vouho.
ANDERLECHT: Proto, Odol, Wasilewski, Kouyatè, Safari, Biglia, Kanu, Gillet, Jovanovic, Mbokani, De Sutter.
Il Bate Borisov, superata indenne la fase in cui aveva parecchi giocatori impegnati alle Olimpiadi, spera ora di portare a termine la missione centrando la qualificazione alla fase a gironi. Il tecnico Goncharenko, a parte il centrocampista Baga, ha tutti a disposizione. L’Hapoel Shmona, che in aprile ha conquistato il suo primo titolo nel campionato israeliano, sarà privo di due giocatori chiave come David Solari e Bryan Gerzicich. In più la maggiore esperienza a questi livelli di molti giocatori del Bate potrebbe fare la differenza.
Probabili formazioni:
BATE BORISOV: Gutor, Polyakov, Radkov, Simic, Bordachev, Volodjko, Likhtarovich, Bressan, Hleb, Mozolevski, Rodionov.
HAPOEL SHMONA: Amos, Gabal, Zedak, Hasarma, Matovic, Tasevski, Abed, Abuhazera, Rochei, Gazal, Basash.
I commenti sono chiusi.