L’atleta italiana vuole rifarsi nei 200 stile libero, dopo l’amaro quinto posto ottenuto nei 400. Lo statunitense, impegnato nei 200 farfalla, deve cancellare la brutta prestazione esibita nei 400 misti. La finale dei 400 metri stile libero ha riservato una grande delusione a Federica Pellegrini: la nuotatrice italiana ha chiuso al quinto posto, e l’amarezza per questo risultato negativo l’ha spinta addirittura a dichiarare di voler lasciare le gare per un anno. Prima di pensare al futuro, però, c’è un’altra gara molto importante da affrontare a Londra: i 200 metri stile libero rappresentano la specialità nella quale la Pellegrini ha dato il meglio di sé nel corso della sua carriera. Su questa distanza, infatti, ha conquistato un oro olimpico (Pechino 2008), due ori mondiali (Roma 2009 e Shanghai 2011), due titoli europei (Budapest 2010 e Debrecen 2012). Federica ha già dimostrato in altre occasioni di sapersi rialzare dopo aver vissuto momenti difficili: ci riuscirà anche questa volta?
Come Federica Pellegrini, anche Michael Phelps va in cerca di riscatto: sabato sera, nella finale dei 400 misti, lo statunitense non ha solo perso nettamente il duello con Ryan Lochte, ma addirittura non è riuscito neanche a salire sul podio. Una reazione veemente è attesa già nei 200 farfalla. Un po’ di numeri per fotografare meglio Phelps: è l’atleta che ha vinto più ori (14) nella storia dei Giochi Olimpici, e può dunque consolidare ulteriormente questo primato. Nel caso in cui conquistasse una medaglia, non importa di quale metallo, eguaglierebbe un altro record: quello detenuto da Larissa Latynina, che guida la classifica degli atleti più medagliati dalla storia delle Olimpiadi, con 18 medaglie totali.
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